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Oggi la ripresa, dopo la strigliata del patron si valuta partenza anticipata e “ritiro lungo” pre Carpi

Già oggi pomeriggio in campo (ore 15 Mary Rosy, porte chiaramente chiuse) per smaltire la delusione e concentrarsi in vista del Carpi. La Salernitana non potrà permettersi il lusso di lasciare punti al Cabassi, visti i due brutti ko di fila contro Cittadella e Brescia, soprattutto quest’ultimo giunto dopo una prestazione andata ben oltre le soglie dell’insufficienza. La proprietà ieri ha tenuto tutti a rapporto nel chiuso degli spogliatoi. “Il presidente ha analizzato con equilibrio le vicende della partita”, ha glissato Colantuono. Nello spogliatoio, al triplice fischio finale, si sono recati anche gli infortunati Di Gennaro e Bernardini, che erano in tribuna al pari di Orlando e Bellomo, che sono invece andati via.

La società potrebbe valutare, in queste ore, di spedire tutti in ritiro anticipato tra qualche giorno, alla ricerca della giusta tranquillità nei giorni immediatamente precedenti alla visita in casa Castori. La dirigenza granata non sarebbe nuova a decisioni del genere, così come non era nuova a sfuriate tipo quelle di sette giorni fa, così commentate – laconicamente – da Stefano Colantuono: “Il ds Fabiani è una testa pensante, dice le sue cose. Io dico le mie. A questa squadra serve serenità, se dovete sparare pallettoni, fatelo sul sottoscritto e non sul gruppo in cui, fidatevi, non ci sono lavativi. Non lo consentirei. I ragazzi lavorano sodo in settimana, posso assicurarlo, è solo un incidente di percorso. Colantuono o non Colantuono, questa squadra arriverà dove deve arrivare a fine stagione. Io in discussione? Dal momento in cui ho firmato mi ci sono sentito, noi allenatori lo siamo sempre, fa parte del gioco”.

Lotito ovviamente non ha gradito lo spettacolo, come gli ottomila tifosi presenti ieri e come pure il socio-cognato Marco Mezzaroma, anch’egli presente. L’imperatore Claudio si è “consolato” con una succulenta cena in un ristorante del centro città che è partner stagionale del club granata. Nessuna sosta in sala stampa per la proprietà, né per il direttore sportivo Fabiani. Cerca di mantenere la calma, davanti ai microfoni, il mister. Difende i suoi ragazzi e antepone le sue responsabilità a quelle dei calciatori. Che pure ci sono. A Carpi diventa obbligatorio fare risultato per non far traballare la panchina. Ma anche per non far ripiombare la Salernitana dalle stelle alle stalle, se è vera la massima trita e ritrita del “campionato di Serie B equilibrato e particolare: con due vittorie consecutive di ritrovi in zona playoff, con due sconfitte di fila in zona playout”. 

 

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