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Ordine pubblico ok al Bentegodi. Cori e sfottò, deflusso ospiti alle 23:45

VERONA. Sono stati in 421 ieri sera a sostenere i granata anche al Bentegodi, stadio che ha regalato poche gioie e molti dolori, compresa la sconfitta firmata Pazzini. Potevano essere pure di più gli aficionados: qualcuno, in protesta contro la restrizione ai soli possessori della tessera del tifoso, è rimasto a casa, lasciando striscioni inequivocabili. Grande spiegamento di forze all’esterno del Bentegodi per una gara molto sentita e sotto la lente d’ingrandimento sul profilo dell’ordine pubblico. All’ingresso e all’uscita, nessuna turbativa.

Cori e sfottò su ambo i fronti. Particolarmente avvelenata la torcida scaligera nei confronti della sua squadra nel prepartita: nessun “olè” alla lettura delle formazioni da parte della speaker e fischi sonori all’annuncio del nome di Grosso. Durante la gara dalla curva gialloblu si è alzato l’ormai solito “Sporchi terroni” che, ahinoi, imperversa soprattutto in alcune trasferte settentrionali. A fine gara, i tifosi salernitani hanno risposto per le rime insultando i “colleghi” veneti. Fino alle 23:45 i sostenitori del cavalluccio – ringraziati e applauditi dai calciatori a fine gara – sono stati trattenuti all’interno del settore ospiti per far defluire dapprima tutta la tifoseria scaligera ed evitare contatti: missione compiuta, rientro senza problemi per i salernitani.

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