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A Trieste un pareggio di rigore: la Salernitana non batte il Pordenone ma può ancora prendersi i play-off

La Salernitana pareggia a Trieste e resta padrona del proprio destino. Con il pareggio maturato contro il Pordenone, frutto di due rigori trasformati, i granata attualmente lasciano la zona play-off ma possono giocarsi ancora un posto nella griglia promozione contro lo Spezia. In virtù dei risultati maturati sugli altri campi, i granata vincendo venerdì sera all’Arechi rientrerebbe tra le prime otto in virtù dello scontro diretto che attenderà Frosinone e Pisa allo “Stirpe”.

LA PARTITA. Per la sfida del Nereo Rocco Ventura rivoluziona l’undici di partenza lanciando dal 1’ Vannucchi tra i pali, Heurtaux al centro della difesa, Capezzi a centrocampo e Giannetti in attacco con Micai, Akpa Akpro e Djuric in panchina. Al 6’ primo brivido per i granata: Dziczek regala la sfera ai ramarri, Pobega sfonda sulla sinistra e la mette al centro dove non arriva Bocalon che avrebbe dovuto spingere la sfera in rete da pochi passi. Sfortunato Aya al 17’: il difensore ex Pisa, nel tentativo di anticipare Pobega, colpisce l’avversari col signor Pezzuto di Lecce che indica il dischetto. Dagli undici metri va Burrai che calcia forte e centrale battendo Vannucchi. Passano pochi minuti e Di Tacchio viene atterrato da Burrai in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d’angolo: dal dischetto lo stesso capitano granata spiazza Di Gregorio riportando in parità il risultato. Al 35’ la Salernitana va vicinissima al vantaggio: punizione battuta magistralmente da Dziczek e incornata di Giannetti ma Di Gregorio ci arriva con le dita.

La ripresa inizia su ritmi lenti con la Salernitana che si rende pericolosa al 56’: bella discesa palla al piede di Curcio che serve Cicerelli, l’ex Foggia crossa al centro dove trova Gondo che di testa prova a sorprendere Di Gregorio ma la sfera termina alta sopra la traversa. Dieci minuti dopo si fa vedere anche Capezzi con un destro a giro da fuori area e sporcato da un avversario ma bloccato senza problemi da Di Gregorio. Ancora più ghiotta la chance del 76’ quando Giannetti, su un cross dalla trequarti di Dziczek, colpisce al volo sparando alto. Nella circostanza vibranti proteste dell’attaccante granata e di Ventura dalla panchina per una trattenuta di Cremonese non giudicata da rigore dal direttore di gara. Nel finale Ventura opera il primo cambio: all’82’ dentro Akpa Akpro per Capezzi ma è Semenzato, tra i subentrati del Pordenone, a rendersi pericoloso con un bel tiro a giro dal limite dell’area. Non si fa trovare impreparato Vannucchi che in tuffo si rifugia in calcio d’angolo. Al 90′ ci prova Giannetti che si libera bene e calcia di potenza verso la porta sul primo palo dove Di Gregorio blocca in due tempi. In pieno recupero occasione anche per Dziczek che calcia dal cuore dell’area di rigore dopo una grande sponda di Djuric – entrato in campo pochi minuti prima al posto di Gondo – ma la conclusione del polacco è troppo potente e termina alle stelle. È l’ultima emozione di una partita equilibrata e ben giocata dalla Salernitana che contro lo Spezia si giocherà un’intera stagione.

IL TABELLINO

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Barison, Bassoli (22′ st Camporese), Gasbarro (9′ st Semenzato); Misuraca, Burrai, Pobega (39′ st Mazzocco); Gavazzi (39′ st Tremolada); Ciurria, Bocalon (9′ st Candellone). A disp. Bindi, Stefani, Strizzolo, Chiaretti, Pasa, Zanon, Zammarini. All. Tesser

SALERNITANA (3-5-2): Vannucchi; Aya, Heurtaux, Jaroszynski; Cicerelli, Dziczek, Di Tacchio, Capezzi (37′ st Akpa Akpro), Curcio; Giannetti, Gondo (43′ st Djuric). A disp. Micai, Migliorini, Jallow, Karo, Galeotafiore, Iannone, Maistro. All. Ventura

Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce (Rossi/Sechi). IV uomo: Luca Zufferli di Udine

NOTE. Marcatore: 18′ pt Burrai su rig (P), 26′ pt Di Tacchio su rig (S); Ammoniti: Gasbarro, Mazzocco, Barison (P), Giannetti, Di Tacchio, Aya, Dziczek (S); Ammonito Ventura (S) al 31′ st per proteste; Angoli: 2-5; Recupero: 2′ pt, 7′ st.

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