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Verdi e altri affari sul gong, quando il minuto fa la differenza: tra i precedenti anche Joao

Di affari sfumati sul gong ne è piena la storia del calcio. Innumerevoli i ripensamenti last-minute, le incomprensioni, le ufficialità mai arrivate nonostante le visite mediche ed addirittura le porte del calciomercato chiuse in faccia all’agente.

I casi famosi

Per evitare un clamoroso flop, è passato alla storia il lancio del contratto di Milito nel box della Lega Calcio, alle 19:02 del 1° Settembre 2008; tanto basta per permettere a Milito di passare dal Saragozza al Genoa. Ma anche i problemi tecnici, nell’era delle interconnessioni e della tecnologia capace di annullare le distanze, non sono un inedito assoluto. Il presunto blocco al sito della Lega che sta condizionando il passaggio di Simone Verdi alla Salernitana, ha un precedente simile risalente a 10 anni fa. E’ il 31 gennaio 2013 e si sta cercando di ultimare il trasferimento di Pajtim Kasami dal Fulham al Pescara. L’agente è Mino Raiola, scomparso nel 2022, e le operazioni si svolgono all’Ata Hotel di Milano. Tutto salta per via di carenza di documentazione, in altre parole non arrivano le mail per tempo. Il motivo lo spiega lo stesso Raiola: “Non c’era connessione, non posso dirlo? Andate aff… Non è possibile fare il calciomercato in questo albergo di m… Problemi? Io dico quel che voglio a chi voglio. Chiaro? Non è possibile che trasferimenti possano saltare perché non vanno gli ascensori o non va internet. Non funzionava!”. Un problema di linea, quindi, con Raiola che rincara la dosa: “Il regolamento prevede che debbano essere compilati dei moduli per i trasferimenti effettuati via internet. Al momento ci hanno contestato che non sono stati compilati i documenti per il trasferimento di Kasami al Pescara. Per quanto ci riguarda insistiamo nel ribadire che tutto è stato fatto nella maniera corretta. Lavorare in questo modo non è accettabile, questo albergo è assolutamente inadeguato”.

Il ritardo azzurro

Un altro affare sfumato sul filo di lana è quello che prevedeva il passaggio di Soriano dalla Sampdoria al Napoli il 31 agosto 2015. Anche in questo caso una manciata di secondi ha fatto la differenza, producendo anche il mancato approdo della contropartita, Zuniga, in blucerchiato. Scenario sempre l’Ata Hotel di Milano, la trattativa-lampo si è rivelata troppo complicata, perché un errore di scrittura nei contratti, legato alla sempre delicata questione dei diritti d’immagine (di importanza capitale per De Laurentiis), ha prodotto un ritardo nelle operazioni. All’epoca il contratto non fu stato depositato nemmeno via mail in Lega.

La vecchia conoscenza granata

Un precedente con lieto fine c’è ed è relativo ad un ex granata, il portoghese Joao Silva. E’ il 1° settembre 2014, ultimo giorno di mercato e il Palermo neopromosso in Serie A tenta il blitz con il Bari. Accordo raggiunto alle ore 23, 00 minuti, 33 secondi; la Lega decide dunque di non convalidare l’operazione proprio per quei 33 secondi di ritardo. I due club però si affidano agli avvocati, e trovano il cavillo a cui aggrapparsi, riuscendo a dimostrare che sono da ritenersi validi «tutti i trasferimenti conclusi entro le 23.00 e 59″». Tanto basta, il ricorso viene accettato e Joao Silva può trasferirsi al Palermo.

L’attualità

Il caso Verdi non è l’unico che rischia di saltare in questa sessione invernale 2022-23: la Spal di Daniele De Rossi non è riuscita a prelevare dal Crotone Augustus Kargbo. Dalla Calabria, infatti, non sono arrivati i documenti necessari a perfezionare il trasferimento. Nell’era di internet capita ancora di imbattersi in problemi di connessione…. E non possiamo nemmeno chiedere a Raiola per avere una conferma.

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