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Affluenza all’Arechi, leggero calo rispetto a 12 mesi fa: necessarie iniziative per ripopolare Via Allende

Salernitana - Perugia coreografia Nina

Il gol di Bocalon allo Spezia ha permesso ai tifosi granata di salutare l’Arechi con il sorriso. L’arrivederci è bello lungo, la squadra di Colantuono tornerà a Via Allende addirittura lunedì 10 dicembre quando in posticipo arriverà il Brescia. Un mese intero senza gare casalinghe, tempo utile per consentire di iniziare i lavori in vista delle Universiadi 2019.

Quest’anno la Salernitana ha reso l’Arechi un fortino inespugnabile, in 7 partite solo Ascoli e Palermo sono riuscite a strappare un punto: tutte le altre sono tornate a casa a mani vuote. Maggiore coraggio, voglia di vincere ma anche la forte spinta dal pubblico che a Salerno è sempre l’arma in più. I granata in casa volano e la Curva si diverte. In queste prime sette giornate l’Arechi è stato invaso, di media, da 9768 spettatori. Si va dal record di 12979 della prima giornata con il Palermo al minimo stagionale degli 8100 contro il Livorno. Anche contro Verona e Perugia si è superata quota diecimila, mentre con il Padova il dato si è fermato a 9763. Molto più basso il numero fatto registrare con Ascoli e Spezia, complessivamente in questo avvio di stagione l’Arechi è il quinto stadio più popolato. Cifre importanti, ma non eccessivamente alte soprattutto se confrontate con la scorsa stagione.

Naturalmente di anno in anno cambiano molte cose, i diritti televisivi sono i veri padroni del calcio e lo spezzatino regna sovrano e indisturbato. Nonostante il terzo posto, però, a Via Allende si sta registrando un leggero abbassamento della media spettatori. Dopo le prime sette giornate casalinghe del campionato 17/18, all’Arechi di media per vedere la squadra di Bollini erano presenti 10430 spettatori. Va fatta subito una precisazione, però. Tra quelle sette giornate cade anche Salernitana-Bari, che fu la partita più seguita di tutto il campionato. Di quei 16813 tifosi, però, almeno 4 mila venivano dalla Puglia: nessuna squadra arrivata quest’anno all’Arechi è stata capace di portare più di 150 tifosi. Un dato che se rielaborato riporta la media sui 9900 circa: quasi 200 in più a partita rispetto a questa stagione. Anche dodici mesi fa si superò quota diecimila in tre occasioni (Ternana, Frosinone e appunto Bari) mentre il minimo fu segnato dai 7465 del 2-0 contro lo Spezia. Fu nel girone di ritorno che i numeri si attestarono su cifre molto più basse. Complice un andamento non proprio esaltante dei granata, la media finale della stagione scorsa fu di 8721 spettatori a gara.

Quest’anno la società aspetta ancora di lanciare la giornata granata, partita per la quale non valgono i 4085 abbonamenti. La Salernitana è terza in classifica e punta con decisione a raggiungere i playoff, per conquistare l’obiettivo servirà l’aiuto anche del pubblico da sempre dodicesimo uomo in campo. Purtroppo avvicinare il tifoso allo stadio non è mai semplice, gli orari delle partite variano di giornata in giornata e i prezzi per accedere ai gradoni non sono proprio accessibili. Qualche iniziativa in più non sarebbe affatto sgradita, considerato anche che la società ha deciso di alzare leggermente i costi dei tagliandi rispetto al prezzario annunciato in estate con il lancio della campagna abbonamenti. Non esattamente una mossa furbissima.

Un mese e poi sarà di nuovo campionato all’Arechi, di lunedì ci sarà il Brescia. Le due tifoserie sono legate da un forte sentimento di amicizia, probabile l’arrivo di molti supporters delle rondinelle. L’occasione giusta per ritornare a superare quota diecimila, cifra che il patron Lotito sogna di raggiungere in ogni partita. Nell’anno del centenario l’Arechi deve essere un fattore.

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