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Aglietti lancia la sfida: “Vogliamo passare il turno, sappiamo come interpretare gara”

Da calciatore Alfredo Aglietti ha fatto tre apparizioni nel Principe degli Stadi: alla prima, nel 1995/96, segnò pure una doppietta decisiva che consentì alla sua Reggina di portare a casa l’intera posta in palio. Dopodiché, due sconfitte con Verona (1997/98) e Pistoiese (2000/01). Da tecnico, quella di domani sarà la quinta panchina a Salerno da avversario: due ko e due pareggi nel bilancio.

Il trainer della Reggina ha incontrato la stampa calabrese virtualmente questa sera per una conference call della vigilia della sfida contro la Salernitana. “La squadra sta discretamente. Queste partite sono insidiose, non si conosce bene anche la condizione degli altri. L’aspetto fisico varia da squadra a squadra, dipende dal lavoro fatto. Non andremo certo a Salerno a fare un’amichevole, vogliamo cercare di passare il turno e mettere in difficoltà una neopromossa che l’anno scorso ha fatto un grande campionato, ha mantenuto più o meno la stessa intelaiatura e lo stesso modo di giocare, dunque sapremo come interpretare la partita. – ha dichiarato Aglietti – Siamo al completo, non manca nessuno. Questo è un aspetto importante perché in questo periodo non abbiamo avuto infortuni seri, è stato fatto un ottimo lavoro improntato ad avere una buona condizione nelle partite importanti, a partire da domani. Fa tanto caldo, un po’ di dubbi ci sono su chi sta meglio e chi sta peggio“. Alcuni giudizi sui singoli, a cominciare da Rivas: “Finora è stato utilizzato in attacco come supporto alla prima punta. Per ora continueremo su questo tipo di opzione, poi vedremo in base anche agli attaccanti che arriveranno, mi auguro il prima possibile, quale potrà essere la sua collocazione. So di poterlo schierare in qualsiasi posizione in attacco. Montalto? Ha avuto solo un affaticamento, ma è sempre stato bene. Molto probabilmente sarà della partita, vedremo poi come si evolverà. Adjapong sta bene, aveva avuto un problema l’anno scorso e si è rimesso. Il suo inserimento dovrà essere graduale, ha fatto pochi allenamenti con noi e dobbiamo ancora lavorare su certe cose che lui deve fare, domani partirà dalla panchina”.

Aglietti prosegue così: “Vorrei vedere con che spirito e quanto siamo avanti nella messa in pratica di quel che dobbiamo fare; ci vorrà tempo ma finora i ragazzi hanno sempre cercato di mettere in campo quanto provato in allenamento. Domani sarà il primo vero test per capire a che punto siamo. Gli avversari salgono di valore e le cose diventano un po’ più difficili. Occorre portare in campo la nostra mentalità sempre, a prescindere da chi ci troviamo di fronte”. Nonostante la Salernitana sia di una categoria superiore, l’allenatore amaranto motiva il suo gruppo: Voglio una squadra coraggiosa, di personalità, che non abbia paura di affondare anche con tanti giocatori. Questo non significa prestare il fianco ai contropiede; non speculo sulla fase offensiva, non mi piace lasciare due uomini lì davanti e affidare la fase offensiva solo a loro. Chiedo di sviluppare un certo tipo di calcio, con la fase offensiva collettiva: dovremo essere bravi a farlo ma sempre mantenendo l’organizzazione della fase di possesso e delle coperture preventive”.

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