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Argentina Mundial: il cavalluccio ha radici biancocelesti. FR7 amaro: “So cosa vuol dire perdere in finale”

Se “la tifoseria della Salernitana è la più argentina d’Italia” – lo disse qualche anno fa lo storyteller Federico Buffa, lo hanno ripetuto più recentemente Tiago Casasola, Diego Perotti e Federico Fazio – la vittoria dell’albiceleste ai Mondiali in Qatar rende probabilmente felice anche il tifoso medio granata, passionale e caliente come solo in Sudamerica.

Le radici

E poi le origini dei colori sociali – bianco e celeste a strisce verticali – nascono proprio da lì. C’è una connessione che risale al 1919. La raccontano nel volume “Salernitana, la storia” gli autori, Giuseppe e Francesco Pio Fasano: La prima maglia della Salernitana nasce da un’idea di Adalgiso Onesti. Un suo amico, tale Giuseppe Cuomo, emigrato in Argentina, gli portò in dono dal paese sudamericano una maglia della nazionale albiceleste. Onesti rimase colpito dalla bellezza della maglia e decise di fornire la neonata Salernitana di una divisa identica. Il presidente Onesti si recò quindi presso il negozio di stoffe di Consolato Adinolfi in Corso Umberto I, 50, dove ordinò 10 maglie identiche a quella della nazionale argentina”. In alto una foto di gruppo della Salernitana negli anni ’30 reperita sul web.

Fazio esulta

Nello spogliatoio granata il primo ad esultare non può non essere stato Federico Fazio, l’unico argentino in rosa che vanta anche 10 presenze con la sua Nazionale. L’ultima delle quali, ironia della sorte, proprio contro la Francia agli ottavi di finale del Mondiale russo del 2018, match che si chiuse con la vittoria transalpina per 4-3. In generale, i calciatori della Salernitana si sono un po’ divisi ieri per la finale. Hanno celebrato sui social la vittoria argentina i vari Piatek, Bonazzoli e Orlando (“Messi, il più forte di sempre”). Fiorillo e Sepe esaltano il collega Martinez, nonostante il gesto censurabile dopo aver ricevuto il premio come miglior portiere della competizione. Per il cileno Diego Valencia il capitano argentino è “el mejor de la historia”, per Candreva è semplicemente “il calcio, il più forte di tutti”; l’ex doriano ne ha anche per l’amico Lautaro Martinez (“Te la meriti”). I complimenti di Manuele Cacicia, l’allenatore in seconda, sono tutti per Romero e De Paul, da lui allenati nel corso di precedenti esperienze. Per il preparatore atletico granata, Stoppino, “ad ogni re la sua corona“: il riferimento è ovviamente a Leo Messi.

Ribéry: sportività e amarezza

Amaro in bocca per il tunisino Bronn – nato in Francia come il senegalese Dia – che prima della finale aveva espresso chiaramente la sua “fede” su Instagram – e per i francesi Sy e Sambia. Franck Ribéry mostra fair play sempre su Instagram. L’ex campione transalpino si complimenta con il capitano e 10 argentino (“Felice per te amico mio, te lo meriti”) e poi consola Mbappè ed i suoi connazionali: “Frero, sei stato grande. Ci saranno tante altre occasioni. È un grande risultato arrivare a una finale di Coppa del Mondo e lottare fino alla fine per vincerla. So bene quanto sia amaro perdere una finale”. Anche lui andò ko ai rigori: era il 2006, vinse l’Italia di Simone Barone, attuale suo compagno nello staff di Nicola, che su Instagram incorona Messi.

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