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Auspicio Nicola: “Sarebbe bello consolidare Serie A con questo team”

Si è guadagnato la “figurina d’oro” con il 62% dei voti del web: Davide Nicola conquista tutti, assicurandosi il titolo di miglior allenatore della Serie A nell’ambito del concorso The Coach Experience lanciato da Figurine Panini in collaborazione con l’Assoallenatori. Il tecnico granata si è recato a Rimini dove ha ritirato il premio che aveva conteso allo scudettato Stefano Pioli nella finalissima virtuale.

“La mia storia da ragazzino parte dalle figurine, mai avrei immaginato di ricevere un premio” ha dichiarato Nicola che ci ha tenuto a sottolineare: Sono qui per rappresentare un gruppo nutrito, partendo dal presidente, dal direttore, dalla squadra e dalla nostra gente. Io rappresento loro, non potrei pensare di avercela fatta da solo. È stata un’annata travagliata per la lotta salvezza, quando si raggiunge un obiettivo del genere c’è profonda soddisfazione. La cosa più bella è stata vedere i sorrisi della nostra gente. Abbiamo dato tutto, così come le altre squadre, e questa è la cosa che ci gratifica di più. Quello che ha inciso è stato il progetto tecnico-tattico, dovevamo cercare di vincere il maggior numero di partite”.

Il trainer piemontese non dimentica l’apporto del pubblico: “Il dato tra cittadini di Salerno e presenze allo stadio è devastante, c’è un entusiasmo che trascina. Sarebbe davvero bello se con questo presidente e questo ds si riuscisse a consolidare la categoria, ma le scorciatoie non esistono. Sabatini? Ha una passione fuori dal comune, è semplice e complesso allo stesso tempo. Per me è un onore lavorare con lui”.

Nicola ha poi risposto alla domanda del presidente Aiac Renzo Ulivieri in merito al discorso fatto alla squadra nell’intervallo del match con l’Udinese: “Ho detto con grande pacatezza che non avevamo fatto tutta quella strada per arrivare a giocare un calcio che non era il nostro all’ultima partita. Volevo vedere il modo di esprimersi della Salernitana, nella ripresa abbiamo fatto meglio, anche se non è stata la nostra massima espressione di gioco”.

Lo stesso Ulivieri ha motivato la scelta di premiare Nicola: “Mettiamo in cima alla lista l’uomo e l’allenatore: premiamo uno che è arrivato al diciassettesimo posto, abbiamo visto la sostanza delle cose, il lavoro, l’impegno. È entrato nella mente e nel cuore dei suoi calciatori, altrimenti non avrebbe ottenuto questo risultato”.

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