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Balata a RadioRai: “Sperimentare ingressi tifosi contingentati? Perché no…”

Lungo intervento di Mauro Balata, presidente della Lega B, questa mattina ai microfoni di RadioRai nel corso della trasmissione “Radio Anch’io Sport”, condotta da Filippo Corsini.

Attenzione focalizzata in primis sul caso di Empoli-Chievo, partita fantasma che alla fine non si è giocata per l’assenza degli azzurri, bloccati in quarantena dall’Asl. “Una situazione purtroppo che dipende da un’emergenza covid, da un cluster all’interno della società toscana. Da tempo abbiamo approvato un regolamento che fa seguito ai protocolli federali e una norma che in funzione di questo regolamento ha sospeso per questa stagione le prerogative straordinarie che ha il presidente di rinviare le partite, credo ci sarà un percorso – come in occasione di altre gare – che interesserà gli organi competenti. L’art.55 Noif, quella che prevede l’assenza per cause di forza maggiore, è norma di natura federale per forza maggiore, ci sono provvedimenti delle Asl competenti, sarà fatta una valutazione da chi di dovere. La Lega non può sovrapporsi a competenze organi di giustizia, eventualmente come successo in altri casi. – ha detto Balata – Il presidente della Corte Sportiva d’Appello, Sandulli, ha fatto ulteriore riflessione anche su valutazioni in termini di condotta delle società laddove si creano problematiche che vedono coinvolte le Asl. Purtroppo non esiste la possibilità di avere una ratio centrale di questi provvedimenti, ci sono state delle circolari del Ministero della salute che prevedevano la possibilità, con determinate condizioni, per alcune squadra con calciatori colpiti da covid di far comunque disputare le partite agli altri non contagiati. Bisogna vedere caso per caso se ci sono le condizioni oggettive”.

Tra gli stadi della B con capienza maggiore di 20mila spettatori c’è anche lo stadio Arechi. La Figc pensa a sperimentare un’app (Mitiga il suo nome) per contingentare gli accessi dei tifosi tecnologicamente monitorati: “Ci proponiamo anche per questo tipo di progettualità, dobbiamo uscire da una fase della pandemia che è tornata ad essere acuta e va gestita nel modo migliore, abbiamo tutti la speranza di rivedere presto i tifosi negli stadi anche per ragioni di natura economica, contiamo nel rafforzamento del piano vaccinale da parte del governo; all’estero stanno perseguendo diverse soluzioni che vanno dal cercare di offrire agli spettatori di essere controllati all’ingresso degli stadi. Ci sono dei problemi che si sono acuiti in B in funzione di una crisi che non è più provvisoria ma strutturale che per diverse stagioni proseguirà. ci sono problemi nuovi, problemi antichi che ancora non riusciamo a risolvere. C’è bisogno di un cambio di passo da parte di tutti, per ripartire e ridare slancio a tutto il movimento calcistico italiano”, ha aggiunto il numero uno della lega cadetta, prima di affrontare il tema Var. “Ci ho messo tanta energia fin dall’inizio per portarlo anche in B, appena sono arrivato – prima come commissario, poi da presidente – ho iniziato a capire come accedere a questo protocollo, contavamo di partire, lo dico con dispiacere, già da questa stagione. Ciò non è stato possibile per ragioni che sono indipendenti dalla volontà della Lega B, mancava la necessaria squadra arbitrale formata alla gestione di questo protocollo. Ora c’è stato un impulso formidabile da Alfredo Trantalange e Gianluca Rocchi che è venuto a mostrarci il nuovo piano d’azione, abbiamo ripreso col training e contiamo di partire in forma strutturale dal prossimo torneo, oltre che dai playoff e playout di questa stagione”, il suo commento.

Infine, il capitolo diritti tv: “Non siamo preoccupati, abbiamo fatto un’analisi a 360 gradi, istituendo una commissione ad hoc con tante società e tanti esperti, abbiamo avuto confronti con operatori che hanno manifestato la volontà di confrontarsi con noi, presto arriveremo a definire anche il nostro percorso”.

 

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