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Bari ritrova il calcio che conta, ora due anni di tempo per porre fine alla multiproprietà

Finisce il purgatorio nelle categorie minori per la piazza di Bari, con la vittoria di ieri a Latina (firmata da Antenucci) i biancorossi degli ex Pucino, Gigliotti e Polito (ds) hanno conquistato la matematica promozione in B, grazie anche al ko casalingo del Catanzaro contro il Monterosi dell’ex granata Menichini. Facendo i dovuti scongiuri, in caso di retrocessione in B della Salernitana nel prossimo campionato si riproporrà lo storico gemellaggio che dura dal 1983. Bari e Salernitana si sono sfidate l’ultima volta il 7 aprile 2018 al San Nicola, match che finì 1-1 con le reti di Henderson e Casasola. Le due squadre furono anche protagoniste di uno spettacolare 3-4 a Salerno, il 26 marzo 2016, con una splendida coreografia della curva Siberiano a rappresentare l’amicizia tra le due tifoserie (foto in evidenza).

Nodo Multiproprietà

Il Bari ritroverà quindi la cadetteria che gli manca proprio dalla stagione 2017/18, al termine della quale arrivò purtroppo il fallimento della società dell’allora proprietario Cosmo Giancaspro. Un iter praticamente identico a quello della Salernitana di Antonio Lombardi, fallita nel 2011. I galletti sono dovuti ripartire dalla Serie D, dopo che il sindaco ha scelto la manifestazione di interesse della Filmauro S.r.l. di Aurelio De Laurentiis, già proprietario del Napoli. Nella stagione 2018/19 il Bari è subito risalito in C per poi mancare la promozione diretta per due stagioni, fino al felice epilogo di ieri. Ma ora anche per i tifosi pugliesi ci sarà lo scoglio multiproprietà. Dopo il caso Salernitana infatti, la FIGC ha disposto la fine delle multiproprietà entro la stagione 2024/25. Insomma la famiglia De Laurentiis, e in particolare Luigi, figlio di Aurelio, e presidente, dovrà trovare una soluzione. Rispetto al caso Salernitana c’è ovviamente più tempo e più calma per valutare la soluzione migliore. Tempo che si assottiglierebbe molto se, nella prossima stagione, il Bari conquistasse la Serie A; il club biancorosso vanta trenta partecipazioni alla massima serie, l’ultima nel 2010/11. Il trust potrebbe essere una soluzione percorribile, ma in due anni di tempo si proverà probabilmente a fare una cessione secca. Chissà che tra i potenziali acquirenti non possa esserci Andrea Radrizzani che ha provato in estate anche a rilevare la Salernitana. Non è totalmente da escludere inoltre che Aurelio De Laurentiis possa optare per una cessione della sua altra creatura, il Napoli.

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