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Bifulco: “Salernitana da temere, potrà colmare le cinque assenze. Ranieri? Non cadiamo in certi trabocchetti”

È un Ascoli rinnovato quello post lockdown, a partire dalla gestione affidata all’allenatore Davide Dionigi e al direttore sportivo Giuseppe Bifulco. Proprio il nuovo diesse bianconero ha tenuto oggi una conferenza stampa sul momento della squadra e in vista del prossimo impegno, venerdì con la Salernitana al Del Duca. “Siamo subito concentrati sulla gara con la Salernitana, fin dalla sera del match vinto con il Cosenza – spiega riguardo la prossima gara – Hanno cinque calciatori squalificati, sono tutte assenze pesanti perché nella Salernitana sono tutti giocatori di grande valore e anche l’assenza di qualcuno in panchina sarebbe una potenzialità in meno. La rosa granata è molto importante, di assoluto rispetto, può colmare questa defaillance. Chiunque giocherà saprà ben sostituire il compagno squalificato. Ho detto anche nello spogliatoio che non dobbiamo guardare a queste cinque assenze come a un’opportunità, anzi chi giocherà avrà il coltello tra i denti e vorrà dimostrare di avere le stesse potenzialità di chi manca. Quindi noi dovremo battagliare come abbiamo sempre fatto nelle ultime partite, la Salernitana è un ottimo gruppo e dobbiamo rispettarlo. Djuric da temere? Tutta la Salernitana è da temere, allenata da un ottimo allenatore. Dovremo essere super concentrati, rispetto a quanto successo prima del Coronavirus è un nuovo campionato sia per noi che per la Salernitana, non si può paragonare l’andamento di adesso con quello precedente alla pausa. Il loro interesse per Ranieri? Devono sapere che è estremamente applicato, si sta allenando alla grande, dispiace che un nostro prossimo avversario lanci apprezzamenti su un nostro calciatore, non cadiamo in certi trabocchetti“.

Anche l’Ascoli però non potrà contare su tutti gli effettivi, ma molti dovrebbero recuperare: “Gravillon ha commesso una leggerezza a Venezia colpendo con un pugno un avversario, nonostante abbiamo ricevuto insulti e minacce. Tre giornate di squalifica erano, abbiamo provato a fare ricorso ma i tre turni di stop sono rimasti. Ha chiesto scusa e ora sta lavorando sodo per riconquistarsi una maglia da titolare, c’è una competizione altissima i tutti i reparti in questa squadra. Rosseti e Beretta? Non possiamo contarci per questo campionato anche se hanno superato una fase di riabilitazione post infortunio. Pucino, Scamacca e Andreoni? Sono in condizioni tali da poter sperare che possano essere disponibili per le gare con la Salernitana e subito dopo con l’Empoli. Andreoni domani mattina farà una maschera protettiva e vedremo se riuscirà a respirare bene per poi essere a disposizione del mister. Pucino è in netta ripresa, così come Scamacca, non abbiamo problemi seri sul piano degli infortuni“.

Il dirigente del picchio spiega anche la scelta dell’allenatore: “Abbiamo un gruppo di giocatori all’altezza della situazione, avevano solo bisogno di più certezze. Dal mio arrivo ho pensato al cambio della guida tecnica, mi sono dedicato a ricompattare l’ambiente, i valori ci sono e i ragazzi l’hanno dimostrato. Mi sono preso la responsabilità di scegliere un allenatore come Dionigi che, a mio avviso, è adatto ad una piazza del genere. Per me non è una scoperta, è un uomo con una carica impressionante. I giorni a disposizione per lavorare sono stati pochi anche se abbiamo fatto delle buone gare sia con il Venezia nonostante la sconfitta, sia contro una squadra forte come il Crotone pareggiando in rimonta e poi a Cosenza dove ce la siamo giocata con grande attenzione tattica portando via tre punti importanti. E’ cambiato la filosofia del lavoro da Abascal a Dionigi. Il tecnico spagnolo, a cui riconosco grandi qualità, non si sposava come idee per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza. Il mio rapporto con Dionigi? Abbiamo tante similitudini sul piano professionale, ribadisco che secondo me è l’allenatore ideale per le caratteristiche di questi calciatori. Io sono sempre stato una persona determinata, Davide lo è come me e stiamo facendo del tutto per trasmettere questi valori alla squadra“.

Ma all’obiettivo salvezza mancano ancora tanti passi: “La classifica esprime ancora difficoltà, oggi dovremmo disputare i playout contro la Juve Stabia, è stato importante aver vinto sul campo di una concorrente diretta che per il momento ci siamo messi alle spalle. Siamo tutti umilmente con i piedi per terra, stiamo costruendo la nostra impresa giorno dopo giorno e vanno spenti i facili entusiasmi. Non abbiamo fatto nessuna tabella marcia visto che sappiamo che la nostra strada è ancora piena di insidie. La lotta salvezza è dura e con tanti club coinvolti, oggi è stato esonerato Legrottaglie a Pescara, tutte le squadre stanno facendo il massimo per mantenere la categoria. Dobbiamo tenere la guardia alta, stando attenti ad ogni minimo dettaglio. Quota salvezza? Dobbiamo guardare partita per partita andandoci a prendere il massimo a disposizione. In questo momento c’è un’unione forte, tra tutte le componenti della squadra, ci si aiuta a vicenda“.

E l’Ascoli spera che presto anche il pubblico possa aiutare: “Noi, come altri club di A e B, ci siamo uniti alla volontà di favorire la parziale apertura dello stadio a favore dei tifosi. Pensiamo possa essere un elemento di straordinaria importanza. Confidiamo, che con determinate normative, che questo possa accadere. Come Società abbiamo inoltrato una proposta alla Lega di apertura al pubblico. Questo fattore potrà sicuramente favorirci, i tifosi ascolani sanno trasmettere una grande passione alla squadra. Ci è stato dimostrato calore nonostante la ripresa post Covid non sia stata subito positiva sul piano dei risultati. Tutti stanno dando un supporto notevole alla compattezza del nostro gruppo e non è un caso che qualche piccolo risultato l’abbiamo raccolto, anche se non è stato fatto ancora nulla“.

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