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Calcio fermo, Gozzi (patron Entella): “Per una volta d’accordo con Lotito”

Il calcio è ancora in attesa di novità sul destino della stagione in corso. C’è chi spinge per tornare in campo, chi invece ripartirebbe direttamente dalla prossima stagione. Claudio Lotito, patron della Lazio e co-patron della Salernitana, si è schierato apertamente nel primo fronte, sottolineando più volte la necessità di terminare la stagione per salvare il calcio italiano da una vera e propria crisi.

La pensa come lui anche Antonio Gozzi, numero uno della Virtus Entella“Una volta tanto sono d’accordo con Lotito – ha dichiarato in una intervista al Corriere dello Sport – È vero quello che dice, i club calcistici rischiano tantissimo”. L’imprenditore ligure non ha dubbi: “Prima la salute, vero, ma attenzione al crollo industriale. Le misure sono state troppo draconiane. Non ci si può allenare per niente. Noi, fino a due giorni fa, facevamo venire gli atleti allo stadio. Uno alla volta. Arrivavano in tuta e via, direttamente in campo. Si facevano i loro 35 minuti di corsa e poi a casa. Era anche un modo di proteggere la collettività. Con l’ultimo decreto gli impianti sono sbarrati. Il paradosso è che attorno all’isolato, per strada, con gli altri, possono andare a correre, ma nello stadio, da soli, non possono più”.

Sulle modalità di ripresa: “Tutti cerchiamo di ipotizzare una chiusura della stagione. Non so come faremo, ma ci proviamo. Ci sono conti, contratti tv, sponsor in ballo. La tristezza è che la ripresa del campionato sarà inevitabilmente a porte chiuse. Giusto anche così, se ci sarà l’opportunità, ma il prodotto, senza il pubblico, sarà comunque de-valorizzato. Tre settimane di preparazione sono indispensabili. Noi, per dire, abbiamo giocato l’ultima
partita l’8 di marzo, siamo fermi da un mese. Per non far infortunare i ragazzi ci vogliono almeno venti giorni. Ma la
chiusura totale reggerà fino a metà aprile. E poi? Fino ai primi di maggio non succederà nulla. La serie B non ha solo il campionato, ma anche playoff e playout. Bisognerà vedere se si riesce a chiudere entro giugno, altrimenti bisognerà rivedere i contratti. Non sarà facile. Però è giusto provarci”.

Spera di tornare a giocare anche Gianni Vrenna, presidente del Crotone intervistato da La Gazzetta dello Sport:  “Non mi sento di fare previsioni, rischierei di essere smentito in fretta. L’ultimo decreto scade il 13 aprile, secondo me i divieti, ridotti, andranno avanti fino al 4 maggio. Se si comincia a fine maggio, ci sono le possibilità di chiudere il campionato. Ma servirebbero anche una ventina di giorni di ritiro, senza una preparazione adeguata c’è il rischio
concreto che i giocatori si facciano male”.

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