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Calil: “Addio ai granata fa ancora male. Djuric? Mai protagonista in B, ma sa esaltare i compagni”

Doppio ex della sfida, per Caetano Calil Crotone-Salernitana è una sorta di derby del cuore. Il calciatore brasiliano, ora in forza all’Hamrun Spartans (società di Malta), racconta le sue sensazioni in vista della gara di domenica ai microfoni di Radio Alfa: “Crotone è un’altra piazza di cui ho ricordi bellissimi, la città in cui ho vissuto più a lungo durante la mia esperienza lavorativa in Italia. Ho vissuto molto bene lì e ho ancora tanti amici, sia il presidente che il direttore, ancor oggi, mi chiamano per ricevere consigli sui nuovi acquisti”.

Il recente passato di Calil è stato, appunto, in granata. Il giocatore brasiliano ritorna sull’addio alla Bersagliera e sui momenti felici vissuti all’ombra dell’Arechi: “E’ un argomento che mi fa ancora male. Avevo tanta voglia di continuare ad essere protagonista. avevo tanto feeling con la piazza. Quando la società fa delle scelte bisogna rispettarle, anche se mi aspettavo un trattamento diverso. Non mi sentivo più protagonista , anzi ero visto come moneta di scambio. Ricordo più bello? Senza dubbio il giorno della promozione -aggiunge Calil -. Non ci aspettavamo di ottenere la promozione nella gara contro il Barletta, non pensavamo che il Messina bloccasse il Benevento. E’ stato un giorno speciale, indimenticabile e che ricorderò per sempre. La pressione di Salerno? Sinceramente, mi manca qui a Malta. Io penso che se vuoi fare questo mestiere, ci devi convivere con la pressione. Mi manca essere trattato come un calciatore importante, essere a Salerno è come vivere un’esperienza a Milano ed essere un giocatore di una delle due squadre milanesi. La pressione può essere sia positiva che negativa, perché dipende dal momento che vivi. Se non vivi un trend positivo, questa pressione si trasforma in negativa. Un giocatore deve essere consapevole di tutto ciò perché è una cosa bellissima essere un giocatore della Salernitana“.  

Non può mancare, inoltre, un giudizio sull’inizio di campionato dei granata e su un suo ex compagno di squadra, Milan Djuric (i due hanno giocato insieme proprio a Crotone), beccato dai fischi dell’Arechi al momento della sostituzione: “Ho visto le prime gare dell’inizio del campionato, penso che l’attacco funzioni quando gira la squadra. Non è colpa dei singoli in sé, ma dell’atteggiamento dato alla squadra. La Salernitana ha giocatori di qualità, credo che il sistema di gioco evidenzia, per ora, questa lacuna. In una delle prime trasferte che ho visto dalla Tv la Salernitana mi è sembrata troppo rinunciataria e avente un atteggiamento un po’ difensivo. Djuric? E’ un giocatore – afferma la punta brasiliana – che è stato pagato tanto per fare la differenza. E’ un calciatore importante, ma non può avere sulle sue spalle il peso dell’intero attacco. Del resto, non è mai stato protagonista in carriera, ma è sempre stato un attaccante che ha dato una grossa mano ai suoi compagni di reparto, esaltandoli e valorizzandoli”. 

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