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Candreva, mister 700 partite: domenica per lui sarà ritorno al passato

Subito – o quasi – contro il suo recente passato. Antonio Candreva sarà l’ex di turno più atteso domenica all’Arechi in Salernitana-Sampdoria: a 35 anni sente di poter dare ancora tanto al calcio professionistico, che proprio a Udine gli ha consegnato il timbro numero 700 sulla sua carriera, comprese le partite giocate con le rappresentative azzurre dall’U18 in su. A settembre saranno ben diciotto anni dal suo esordio tra i professionisti.

Riecco Giampaolo

Le 700 presenze in carriera rappresentano un traguardo importante, ma ci sono ancora dei capitoli da scrivere, rigorosamente in granata. Il giocatore ha messo da parte una leggera fascite ed è pronto a cercare il primo episodio decisivo in granata. In estate la Salernitana non si era palesata subito, è nato tutto in fretta. I blucerchiati avevano ricevuto l’ammiccamento del Monza, ma non se n’era fatto più nulla. Candreva si ritroverà contro Marco Giampaolo, allenatore con cui probabilmente il rapporto si era incrinato ultimamente. A inizio agosto il calciatore, a quanto filtra dai media genovesi, non gradì il cambio durante il match di Coppa Italia contro la Reggina. “Antonio deve decidere cosa fare ed io lo asseconderò”, diceva il tecnico lo scorso 21 luglio al Secolo XIX a proposito del futuro dell’ex interista, che in due anni alla Sampdoria ha collezionato ben 76 gettoni, segnando 12 gol e fornendo 21 assist ai compagni. Ne ha beneficiato anche Fabio Quagliarella, uno dei suoi migliori amici sul rettangolo di gioco.

Il ruolo

Poco più di un anno fa, l’ex calciatore della Nazionale diceva che “nel calcio di oggi il mio ruolo è cambiato molto, si devono fare tutte e due le fasi e molti allenatori giocano col piede invertito. Il mestiere dell’esterno è molto complicato, prima l’ala spingeva e il terzino difendeva, adesso devi saper fare tutto”. Già, di tutto. Per ora Candreva fa il quinto a destra, ma potrebbe rendere benissimo anche da ala in una mediana a quattro e fare la mezzala all’occorrenza, come fatto ad Udine nel secondo tempo con l’ingresso di Bradaric e il ritorno di Mazzocchi sulla corsia che meglio padroneggia, per l’appunto la destra. Stesso scenario che potrebbe prefigurarsi domenica contro la sua ex squadra a partita in corso.

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