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Capuano si presenta: “Rieti è il mio Real Madrid. Bellomo straordinario, lo seguiamo”

Il solito, vulcanico Eziolino. Conferenza stampa di presentazione questo pomeriggio a Rieti per Capuano, pronto a condurre la compagine amarantoceleste: il tecnico salernitano è gasato per la nuova avventura «Rieti è il mio Real Madrid, un onore essere qui» e per il possibile arrivo di un plotone di rinforzi direttamente dall’ippocampo, mediante i buoni uffici col ds granata Fabiani ma anche grazie ai rapporti più che cordiali sussistenti tra proprietà.

Capuano è felice di ricominciare dal sodalizio laziale: «Sono onorato di essere l’allenatore del Rieti. Questa scelta è stata fatta in maniera razionale, quando vai in un posto la garanzia sono gli uomini che incontri e con cui ti relazioni».

Ieri sera l’arrivo in città e l’incontro con il presidente dei capitolini, Curci: «Mi ha fatto una grandissima impressione, persona straordinaria. Mi ha detto “tengo a questa squadra come alle mie aziende” e mi ha abbracciato, mi ha commosso. Qui c’è un progetto importante, voglio ripagare con grandi soddisfazioni chi ha creduto in me».

Il tecnico salernitano ha fatto il punto anche su modulo, giocatori in rosa e possibili acquisti di mercato: «Bellomo? Non nascondo che lo stiamo seguendo, è un obiettivo, parliamo di un giocatore fuori categoria. Questa squadra mi piace, l’ho seguita cinque, sei volte in stagione, ha elementi importanti, gente che non c’entra nulla con questa categoria e destinata a regalare plusvalenze importanti. A questa rosa serve aggiungere un pizzico di esperienza, il girone C è quello agonisticamente più duro».

Gli obiettivi?: «Mantenere la categoria è la priorità, poi non ci precludiamo nulla. Sono un uomo di campo, la società mi ha dato garanzie sul mercato. Di sicuro il Rieti giocherà ogni partita come fosse quella della vita, bisogna avere rispetto delle persone che hanno stipendi bassi e pagano il biglietto rinunciando ad altro, lotteremo ogni partita, voglio raddoppiare la gente allo stadio, altrimenti avrò fallito. La mia emozione più grande è avere questa sciarpa al collo, il Rieti è il mio Real Madrid, è come allenare il Barcellona o il City, per me non fa differenza».

Il debutto con il Rieti sarà all’Arechi: «A Salerno sono di casa. Rivedrò tanti amici, spero sarà un buon allenamento».

Impossibile non parlare del suo rapporto con Mourinho: «Si, è vero ci conosciamo bene, però non ci siamo sentiti. Però mi ha chiamato Montella per farmi un in bocca al lupo».

Sul “personaggio” Capuano: «Cosa significa essere un personaggio? Io mi ritengo un uomo vero, sono sempre stato l’allenatore del popolo, mettere video delle mie sfuriate su youtube, magari da parte di qualche ragazzino, non è una cosa bella. Io difendo sempre i miei giocatori, nello spogliatoio a volte però bisogna essere duri. Essere allenatori è come essere preti, devi avere la vocazione per questo mestiere». 

*virgolettati estratti dal Messaggero edizione Rieti

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