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Colantuono chiede il massimo: “A Genova partita spartiacque, non possiamo sbagliare”

Serviranno solo i tre punti. Stefano Colantuono ha vissuto la settimana con la consapevolezza di chi avrà un solo risultato a disposizione domenica a Marassi: “Tutte le partite sono importanti. Non devo commentare ciò che ha detto il direttore, il mio rapporto con Sabatini va al di là di quello professionale – ha esordito il tecnico su Zoom in conferenza pre match -. La settimana l’ho vissuta normalmente, le dinamiche le conosco bene. Contro lo Spezia non era semplice. Siamo stati sfortunati e abbiamo pagato il fatto di giocare con molti elementi nuovi. Abbiamo preso due gol su rigore e forse ce n’è stato negato uno. Domenica dovremo essere solidi e compatti come a Verona, cercando di sfruttare le occasioni che ci capiteranno. Sarà una sfida tosta, perché anche il Genoa avrà bisogno di punti. Non dovremo sbagliare. Sarà partita fisica e di corsa, il Genoa ha queste caratteristiche e gioca con ritmo. A gennaio si sono rinforzati e vengono da due buoni risultati contro Udinese e Roma. Giocare palla lunga potrà essere una opzione, dobbiamo anche considerare il fatto che loro hanno avuto due giorni in più di riposo rispetto a noi. Sarà partita spartiacque e dovremo giocarcela al massimo”.

Modulo e gambe

“Il mio obiettivo a breve termine è quello di avere una squadra nella migliore condizione fisica possibile – ha affermato l’allenatore -. Gli ultimi si sono integrati bene. Questa squadra al top ha grandi potenzialità e spero di averla subito anche per avere difficoltà nelle scelte. Ci sono giocatori che non giocano da tempo e settimana per settimana possono solo migliorare. Ci stiamo allenando all’Arechi anche per questo. Con delle miglior condizioni fisiche si può pensare anche a dei cambiamenti tattici. Siamo passati dalla difesa a tre a quella a quattro, in avanti potrei provare varie soluzioni. Ma è sempre un discorso di equilibrio e di partecipazione alla fase offensiva. Per giocare con il 4-2-3-1 servono le caratteristiche tattiche e fisiche giuste. In questo momento non possiamo non giocare a tre in mezzo al campo per coprire meglio in ampiezza. Il centrocampo a due però potrà essere un’opzione futura. Ora finalmente c’è una rosa lunga senza problemi di Covid e infortuni”.

I progressi dei singoli

“Sono contento di allenare Perotti, è uno di grande qualità. Non calcava i campi da un po’ di tempo e quindi può essere un’alternativa a partita in corso, ma difficilmente da inizio partita. L’ho fatto giocare, come altri, perché aveva bisogno di minuti per migliorare la condizione. Sulla trequarti ho tante scelte. Abbiamo anche altri calciatori che erano fermi da tempo e devono giocare, ma devono essere messi nelle condizioni ideali. Radovanovic può giocare anche nel centrocampo a due, però anche lui viene dall’inattività e tatticamente va aiutato. Ederson è un bel centrocampista, ha fisico, corsa e piede, può giocare sia da mezzala che nei due di centrocampo ed è in buona condizione. Bohinen mi è piaciuto con lo Spezia, anche lui l’ho buttato dentro perché ha bisogno di ambientarsi subito e di conoscere il nostro calcio. Mikael è un po’ in ritardo, credo possa essere utile a partita in corso. Mousset ha avuto qualche problemino e va valutato. Bonazzoli con me ha quasi sempre giocato, è rientrato tranquillamente, si è allenato bene e ha le sue chance”.

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