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Comunicato Direttivo Salerno: “La passione per la Salernitana sta morendo”

E’ sempre caldissimo il tema “multiproprietà” negli ambienti del tifo granata. Anche nella domenica che segue la seconda di campionato, si registra un duro e chiaro comunicato a firma “Direttivo Salerno”, con cui si pone l’accento sull’atteggiamento del sodalizio di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Di seguito il comunicato integrale, datato 4 ottobre 2020.

NO!!! Sbagliate di grosso se ci ritenete dei semplici tifosi testardi ed impulsivi. Il NO ALLE MULTIPROPRIETA’ è frutto di ragionamenti, misere esperienze e logiche riflessioni. Questa struttura è organizzata in modo piramidale, progetta e pianifica a beneficio esclusivo della società madre. Questi anni ci hanno rivelato tutto, in modo inequivocabile. Ogni movimento legato a doppio filo alla capitale. Dal parco giocatori al settore giovanile, passando per allenatori mai venuti e chissà forse anche i palloni. I risultati ormai cristallizzati il manifesto di una impossibile progettualità.

Una società “subordinata” non lega con l’ambiente, sopisce la passione ed allontana la sua gente. Sono scene ormai note all’ombra dell’Arechi. Accompagniamoci in questa lotta e facciamolo tutti insieme. Signori la Salernitana sta morendo e non si parla di fine economica o sportiva (da quelle si rinasce, è già accaduto) ma di passione, e questa sarebbe un annichilimento definitivo. E la colpa più grave sarebbe la rabbia indolente dei suoi tifosi, la cecità dei suoi figli. Ci vuole un sussulto di una comunità intera, delle sue istituzioni e soprattutto unione delle sue mille anime di tifosi. Da chi si era illuso, a chi non ha intuito e da chi ha disertato silente per protesta… abbiamo steccato tutti.

Ora però l’abusato”salviamola noi” non è per una ingannevole classifica sportiva ma è per la sua stessa esistenza. E il momento più grave della Nostra storia. Non possiamo pensare, non dobbiamo accettare che la festa del tanto atteso centenario sia stata l’epilogo finale, il funerale della nostra passione. E certo che ci mancano quei gradoni, ci siamo cresciuti, praticamente è casa nostra. NON CI SIAMO E NON CI SAREMO. Perché a questa proprietà mai ci legheremo. Torneremo quando ci riprenderemo la nostra libertà.

Quante promesse mancate, ad esempio il Centro Sportivo (il Mary Rosy ristrutturato è quello che intendevamo nel bando?), i fallimenti sportivi ed i mediocri risultati, e tanto altro ancora. Il peso, simile ad un macigno, delle N.O.I.F. (regole che ci auguriamo per la dignità sportiva vengano inasprite e, proprio per non consentire atri casi come il nostro e senza nessuna deroga), l’emorragia inarrestabile di sostenitori, la perdita di nuove generazioni di tifosi, ci impongono di lottare per far cessare questa pantomima grottesca, quali che siano le conseguenze, anche ritorsive, perché non farlo significherebbe tradire noi stessi e vedere morire la nostra fede e la nostra passione con lei.

LA SALERNITANA STA MORENDO PER QUESTI MOTIVI e non perché non c’è una squadra di calcio che ha il colore granata ed il cavalluccio sul petto ma perché questa squadra non può rappresentare più la nostra DIGNITA).”

 

7 Commenti

7 Commenti

  1. Giovanni

    04/10/2020 at 13:55

    Semplicemente ridicoli! E questo sarebbe “il momento più grave della nostra storia”? Non fateci ridere: la polvere, il sudore, l’agonia della serie C voi non l’avete mai assaporata. Lasciate in pace la Salernitana e datevi all’ippica!

  2. Marco da Milano

    04/10/2020 at 14:18

    Ma tutto ciò è emerso dopo Salernitana – Spezia?
    No perché ricordo centinaia di persone appassionate davanti all’Arechi all’arrivo della Squadra in quella partita.
    Spetta ai tifosi decidere come si deve gestire una squadra di calcio?
    Non sono per caso le stesse cose che si dicevano ai tempi di Casillo eppure siamo arrivati in serie A vivendo il momento più bello della nostra storia?

    • mister

      04/10/2020 at 17:58

      Purtroppo la passione ci ha fatto illudere troppo a lungo.. che lotito abbagliato da salerno mollasse la lazio x noi… Che le regole cambiassero permettendo a mezzaroma di rilevare lui la Salernitana… Che cmq si poteva costruire una squadra competitiva e poi cmq si sarebbe trovata un a soluzione… La realtà è che con questa società nn falliremo…ma perderemo molto di più..la possibilità di sognare che è l’essenza del calcio x un tifoso… Ps…in A ci,siamo andati quabdo Casillo è andato via ed è arrivato aliberti.

      • Marco da Milano

        05/10/2020 at 00:00

        PS. Sui rapporti tra Aliberti e Casillo si è scritto e dibattuto molto anche in aule di Tribunale.
        Possiamo dire che perlomeno ai tempi del primo Delio Rossi ci si sentiva una succursale del Foggia. Lo stesso Rossi non fu affatto accolto come un Profeta. Tutt’altro. Questo però non ci impedì di iniziare una scalata entusiasmante verso la B prima e la serie A in un secondo momento. E soprattutto non ci impedì di continuare a tifare or la Salernitana senza gettare l’acqua sporca con tutto il bambino.

  3. Gaetano

    04/10/2020 at 15:41

    Ma io posso continuare a tifare o devo fare domanda al Direttivo?

    • Lucio

      04/10/2020 at 17:35

      questi sono coloro che criticavano quando allo stadio eravamo in pochi….e dicevano: “allo stadio si va solo per la maglia”. A Salerno si fa a gara a chi ce l’ha più lungo, a chi si crede più tifoso di altri…..ma fatemi il piacere!

  4. Lucio

    04/10/2020 at 17:36

    questi sono coloro che criticavano quando allo stadio eravamo in pochi….e dicevano: “allo stadio si va solo per la maglia”. A Salerno si fa a gara a chi ce l’ha più lungo, a chi si crede più tifoso di altri…..ma fatemi il piacere!

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