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Così diversi, così uguali. Tutino vs Coda, i bomber che non si nascondono: “Vogliamo la Serie A”

Più scontro diretto di questo, non poteva esserci. Venerdì, allo stadio Via del Mare, Lecce e Salernitana andranno alla ricerca di una vittoria che sarebbe fondamentale in chiave promozione. Le due squadre, separate da un solo punto in classifica, arrivano all’appuntamento trascinate dai loro bomber: Massimo Coda e Gennaro Tutino. Avranno i riflettori puntati per una vera e propria sfida nella sfida con un dichiarato obiettivo comune: segnare e andare in Serie A.

Coda esulta dopo un gol con la casacca granata (Foto Tanopress)

L’attaccante originario di Cava de’ Tirreni con Corini ha visto rifiorire la sua vena realizzativa, ripagando la fiducia della società a suon di gol. Con le 20 reti in stagione, oltre agli 8 assist (peraltro è reduce da ben quattro doppiette consecutive) l’Hispanico è da solo in testa alla classifica cannonieri del campionato cadetto. Tutte le marcature sono arrivate da dentro l’area di rigore (di cui 3 dal dischetto); questo fa capire quanto l’ex Benevento sia capace di comandare negli ultimi 16 metri. Per superare il suo record personale di 23 reti in una sola stagione, dovrà darsi da fare già dal prossimo match, anche se in sette precedenti contro i granata, non ha mai segnato. Di fronte troverà Belec (suo ex compagno in massima serie col Benevento nella stagione 2017/18): i due sono amici e hanno tre precedenti in campo, anche in tal caso con Coda sempre a secco. In una di queste, curiosamente, il bomber fu anche espulso: era un Salernitana-Carpi (2016) e i biancorossi erano per giunta allenati da Fabrizio Castori. Come è noto, dal 2015 al 2017 l’attaccante metelliano ha collezionato 85 presenze ufficiali con la maglia granata, andando a segno per ben 33 volte. “Sin da subito ho voluto acquistare casa a Salerno e, nonostante lo scetticismo generale, il mio intento era quello di conquistare la tifoseria e far vedere il mio reale valore”, diceva l’ex granata in un’intervista fatta prima di approdare in Puglia, nella quale non escludeva un possibile ritorno a Salerno. Una trattativa, tanto richiesta dai tifosi, ma mai avviata dalla società. Intanto, Coda veste il giallorosso: “Capocannoniere e promozione erano i miei obiettivi a inizio stagione e sto lavorando per raggiungerli. Io nella top 50 marcatori di B? Sono contento, ma vorrei continuare a segnare in A con la maglia del Lecce, magari avere una chance come Ciccio Caputo che ha dimostrato di poter essere protagonista anche non più giovanissimo”, ha detto ieri il classe 1988.

Dall’altra parte troviamo un altro “lusso” per la Serie B, Gennaro Tutino. Per lui otto anni in meno rispetto al collega, sono 10 i gol stagionali (uno dal dischetto) realizzati finora, accompagnati da 6 assist vincenti. Nonostante il gioco di Castori, spesso rinunciatario, l’attaccante, di proprietà del Napoli, ha avuto un avvio migliore anche del Coda granata del 2015; sta dando un apporto importantissimo alla squadra, che non raggiungeva il podio alla trentesima da diversi anni. Adesso Gennaro a Salerno sta benissimo ed il suo sogno è quello di riportare la piazza in massima serie, anche a costo di sacrificarsi a tutto campo come chiede il mister. Un gol ancora e sarà record personale di reti in cadetteria, altri due e sarà il suo massimo bottino stagionale in gare ufficiali (a Cosenza nel 2017/18 tra Serie C, playoff e Coppa Italia ne fece 12). Il partenopeo ha assaporato la massima serie all’inizio della scorsa stagione col Verona, è ambizioso e lo ha fatto capire di recente in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali della società: “Non voglio accontentarmi di giocare in Serie B. Non che sia un campionato poco importante, ma fin quando ho la possibilità voglio lottare per riconquistare la Serie A: vorrebbe dire non solo realizzarsi come uomo, ma riuscire a fare ciò che hai sempre sognato da bambino, cambiare la vita tua, della tua famiglia e… dei tifosi. Penso che ognuno abbia un sogno, quello dei sostenitori granata è rivedere la Salernitana in A; può essere che un mio compagno di squadra che ha trent’anni e non ha mai fatto la massima serie sogni di riuscire ad arrivarci, io vorrei tornarci. Insomma, viaggiamo tutti nella stessa direzione. Dipende solo da noi: se tutti diamo qualcosa in più e andiamo oltre le nostre possibilità, possiamo farcela. Io gioco sempre per vincere, sono venuto a Salerno perché volevo provarci, ero sicuro che potevo fare bene in una piazza del genere e spero che i tifosi possano darci presto a raggiungere questo obiettivo. Siamo lì e dobbiamo lottare fino alla fine per tutti quelli che sognano”. Chiaro, netto, perentorio.

Insomma, se si ha uno dei due squadra, tutto diventa più facile e puntare alla serie A non diventa impossibile. I due sarebbero potuti essere compagni di squadra quando il Lecce, nel mercato estivo, decise di formulare una proposta all’attaccante attualmente in forza alla Salernitana. Ma i granata sono sempre stati in vantaggio su Tutino, forti dell’accordo di massima trovato con la dirigenza del Napoli, e alla fine l’hanno portato all’ombra dell’Arechi. I salentini, invece, hanno ingaggiato Coda a parametro zero dopo la fine del suo rapporto col Benevento. E chissà cosa sarebbero stati insieme sul campo con la stessa maglia.

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