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Cuore ed attributi, il derby è granata: J.Stabia battuta con l’uomo in meno

TABELLINO SALERNITANA-JUVE STABIA 2-1

SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Aya, Migliorini, Jaroszynski (23′ st Heurtaux); Akpa Akpro, Dziczek, Di Tacchio, Curcio (41′ st Lopez); Kiyine (23′ st Maistro); Gondo (42′ st Djuric), Jallow (12′ pt Karo). A disp: Vannucchi, Billong, Cerci, Capezzi,, Cicerelli, Giannetti. All. Ventura.
JUVE STABIA (4-3-1-2): Provedel; Vitiello (16′ st Ricci), Troest, Allievi, Elia; Mallamo (16′ st Mezavilla), Calvano (33′ st Addae), Calò; Canotto (33′ st Izco); Forte, Cissè (7′ pt Di Mariano). A disp: Russo, Melara, Rossi, Bifulco, Mastalli, Fazio, Tonucci. All. Caserta.
ARBITRO: Sig. Fourneau di Roma1.
NOTE. MARCATORI: Akpa Akpro al 23′ pt, Gondo al 37′ st (S), Forte al 24′ st (JS). Espulsi: Aya al 5′ pt, Jallow al 12′ pt dalla panchina (S). Ammoniti: Gondo, Akpa Akpro, Dziczek, Maistro (S), Di Mariano., Mallamo Troest, Allievi, Calvano, Calò (JS) Angoli: 3-9. Recupero: 2’ pt; 5’ st.

Di nuovo in campo all’Arechi, appena settantadue ore dopo il pirotecnico pari con la Cremonese. Ventura aspetta quella vittoria mai riassaporata dopo il lockdown e s’affida alla coppia d’attacco all black composta da Gondo e Jallow. Djuric rifiata come preventivato, a sinistra c’è Curcio e non Lopez. Per il resto confermato il 3-4-1-2 delle aspettative, in difesa torna Aya con l’ex Migliorini e Jaroszynski.

Come il più classico dei remake cinematografici, la gara si mette subito in salita per i colori granata come tre giorni fa. Stavolta la cappellata la fa Aya che su un innocuo rilancio dalle retrovie prima s’appende a Canotto, poi gli frana addosso meritandosi il rosso diretto. Incredulo Ventura in panchina, pronto a correre ai ripari qualche istante dopo richiamando Jallow per lasciar spazio a Karo, disastroso all’andata nel ruolo di terzino destro. L’ex Trapani non gradisce il cambio e non le manda a dire a Ventura prima ed al quarto uomo Illuzzi poi che richiama l’attenzione dell’arbitro, inflessibile nello spedire sotto la doccia l’attaccante gambiano. Ventura passa al 4-4-1, le Vespe fiutano l’affare e provano ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Micai con un’incursione sulla fascia ed annesso pericoloso tirocross di Canotto. La Salernitana stavolta non affonda ma reagisce alle difficoltà. Gondo spaventa Provedel con un fendente dalla distanza, preludio del gol che arriva al 23′. Kiyine, dirottato a sinistra, lavora un buon pallone per il taglio di Akpa che rientra sul destro ubriacando Troest e con un colpo di biliardo supera Provedel con la sponda del palo. La Juve Stabia accusa lo svantaggio e si fa vedere con Forte solo al 34′ senza inquadrare i legni della porta difesa da Micai. Caserta ridisegna lo schieramento passando al 4-2-3-1 nel tentativo di sfruttare l’uno contro degli sguscianti Canotto e Di Mariano contro Curcio e Karo. Proprio l’ex Salerno Calcio è l’elemento più pimpante dei gialloblù, Micai fa buona guardia sul destro di controbalzo. Vespe pericolose con una repentina ripartenza di Elia che intercetta un improvvido appoggio di Karo e s’invola ma Micai fa buona guardia. La ripresa si apre senza cambi e subito con un brivido. Elia prende il tempo ad Akpa che lo tampona al limite dell’area. L’ivoriano se la cava col giallo ed evita il penalty per questione di centimetri. Al 10′ l’ex Tolosa sfiora la doppietta, Provedel si salva con i piedi. Generoso il numero ventuno granata ad accompagnare la percussione di Gondo. L’ex Rieti va vicino al gol con una girata su bella azione di Kiyine. La Salernitana sfiora il raddoppio al 18′: punizione di Kiyine, Karo arriva di gran carriera all’impatto col pallone ma la traversa gli nega la gioia del gol. Ventura è costretto a rimpiazzare gli esausti Kiyine e Jaro con Maistro ed Heurtaux. Proprio l’ex Udinese va subito a farfalle sul controllo di Forte, peraltro di elementare lettura, che insacca Micai sullo stesso palo battezzato da Akpa nel primo tempo. La Juve Stabia assapora il colpaccio, Micai smanaccia il velenoso cross di Calò sui piedi di Di Mariano che non ne approfitta. Nel momento di maggior pressione ospite, la Salernitana ritrova il vantaggio. Akpa anticipa Allievi e serve l’accorrente Gondo che s’aggiusta la sfera sul sinistro e supera l’incolpevole Provedel. Il finale è in autentica apnea. Entrano anche Lopez e Djuric per gli esausti Curcio e Gondo. I cinque minuti di recupero sembrano interminabili e si chiudono col brivido. Troest da pochi passi trova il muro eretto da Micai a negargli il pari. Finisce con la vittoria meritata della Salernitana il derby contro la Juve Stabia. Riscattata la sconfitta dell’andata, piazzamento  playoff ancora salvaguardato. Ma soprattutto prova di grande cuore, orgoglio ed attributi giocando in inferiorità numerica per un’ora, seppur con un avversario apparso in grossa difficoltà psicofisica.

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