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Cuori granata anche in… “casa” turca. Mezzo parapiglia in un pub, poi tutto ok

Una bella sensazione per i poco più di cento tifosi della Salernitana ieri sera al Tivoli Neu Stadion di Innsbruck. La trasferta all’estero mancava dai tempi del Torneo Anglo Italiano (l’anno scorso l’amichevole con l’Aston Villa a Birmingham si giocò a porte chiuse, ndr) e chi ha potuto si è fatto trovare in Austria: c’erano rappresentanze di gruppi ultras, grazie a una vera e propria toccata e fuga, ma anche famiglie giunte in Tirolo per un più lungo periodo di vacanza a tinte granata.

Tifosi che fraternizzano

Addirittura alcuni sostenitori, in particolar modo quelli del club Mai Sola, hanno fraternizzato con i “colleghi” del Galatasaray (foto in alto), percependo in pieno lo spirito di una partita amichevole che non si è giocata esattamente in campo neutro. Dei circa 3mila spettatori presenti, la stragrande maggioranza era infatti di fede giallorossa, complice l’espansione della comunità turca in Austria e Germania. Ma Salerno ha comunque marcato il territorio: erano presenti, oltre al su citato club presieduto da Antonio Carmando, anche una rappresentanza del Centro Coordinamento guidata da Massimo Falci (che domani incontrerà la squadra a Fugen per la consegna di una targa), i gruppi Ums, Centro Storico e gli altri rappresentanti della Curva Sud uniti sotto lo striscione “Salerno”. E poi ancora Ultras Torrionesi, Sezione Toscana, Brigata Monaco di Baviera. Tanti anche i sostenitori senza alcuna sigla, provenienti dall’Italia e dalla Germania che hanno approfittato dell’evento anche per una gita.

Il neo al pub

L’unico neo della giornata è stato il tentativo di aggressione a una famiglia salernitana perpetrato da parte di cinque tifosi del Galatasaray in tarda mattinata. Probabilmente ubriachi, i sostenitori turchi erano in un pub del centro di Innsbruck intorno a mezzogiorno, quando si sono avvicinati ai supporters (riconoscibili con abbigliamento e cappellini griffati ippocampo), sei persone in tutto con anche adolescenti, ed hanno scalciato uno sgabello contro di loro. Ne è nato un parapiglia di qualche secondo, dopodiché c’è stato il pronto intervento delle Forze dell’Ordine, fortuitamente già presenti in zona, che hanno identificato i cinque turchi.

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