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Curiosità: novità dal Consiglio Federale, la parola “trust” entra nelle Noif

È tutto in archivio, dal 31 dicembre. La parola trust è ormai solo un ricordo per gli appassionati granata e farà inevitabilmente parte soltanto della storia della Salernitana. Ma da oggi – dopo il Consiglio Federale tenutosi ieri – entra curiosamente a far parte in maniera ufficiale anche delle famigerate Noif, le Norme Organizzative Interne Federali. Non nel famigerato articolo 16 bis di cui si è discusso per anni in chiave Lazio e Salernitana, bensì nella modifica appena approvata dell’articolo 20, che riguarda le acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico e l’obbligo di soddisfare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria già noti (clicca qui per le modifiche complete).

Le parola trust compare nel comma 2 (“Ove l’acquisizione avvenga ad opera di società o enti, nazionali o esteri, di qualsiasi genere (anche aventi la natura di trust), i requisiti di onorabilità devono essere soddisfatti da coloro che ne detengano il controllo (per tale intendendosi la condizione di cui al n. 1 dell’art. 2359 del codice civile) nonché da coloro i quali ne esercitino i poteri di rappresentanza o ancora ne risultino i beneficiari effettivi”) e nel comma 4 (“Le previsioni medesime si applicano anche a coloro che subentrino nel controllo, ai sensi dell’art. 2359, n. 1, del codice civile, di società o enti nazionali o esteri di qualsiasi genere (anche aventi natura di trust) che abbiano una partecipazione non inferiore al 10% del capitale di una società sportiva affiliata alla F.I.G.C. ed associata ad una delle Leghe professionistiche”).

Insomma, non è materia che interessa più i tifosi granata, oggi felici di vedere il club nelle mani di un unico presidente e speranzosi nell’opera di Danilo Iervolino. Tuttavia, è curioso notare come gli accadimenti (e le forzature) del 2021 abbiano contribuito – in ogni caso – a modificare le Noif “legittimando” a posteriori l’istituto del trust che tanto ha fatto storcere il naso alla tifoseria dell’ippocampo e non solo. Quanto fatto da Lotito e Mezzaroma per la Salernitana (e in misura diversa, per motivi e con scopi-sbocchi differenti dalla Sampdoria) rappresenta un caso scuola che, in qualche modo, potrebbe essere imitato in futuro anche dalla famiglia De Laurentiis per la questione Napoli-Bari: i galletti viaggiano a gonfie vele in vetta alla classifica del girone C della Serie C e vedono la promozione in cadetteria. In caso di ulteriore salto in massima serie, senza una cessione preventiva, si ripresenterebbero le stesse situazioni vissute la scorsa estate. È bene precisare che a settembre scorso Gravina ha messo nero su bianco l’aut aut della Federcalcio: tempo fino al 2024 per le multiproprietà già esistenti e divieto di iniziarne altre (clicca qui per leggere l’articolo).

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