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“D’amore non si muore”: tifosi al Gewiss chiedono rispetto ma il cuore batte (solo) per la maglia

L’accoglienza non è stata delle migliori (tra insulti e cartelloni di benvenuto non proprio simpatici), il prosieguo è storia da cancellare, il finale da film horror. Oltre mille i tifosi granata a seguito della Bersagliera presenti nello spicchio riservato agli ospiti allo Gewiss Stadium in una domenica pomeriggio dai contorni bui. Otto schiaffi in faccia che con il gelo di Bergamo fanno più male, nonostante i supporter della Salernitana abbiano provato in tutti i modi a riscaldare un’atmosfera diventata subito vivace.

All’arrivo all’esterno dell’impianto, i tifosi granata hanno da subito risposto alle provocazioni degli avversari nerazzurri che – reiterando atteggiamenti ostili – hanno infiammato il match cominciato molto prima rispetto a quello sul rettangolo verde. Quindici gennaio 2023: è la data in cui il cosiddetto “razzismo territoriale” serpeggia ancora tra un sano “sfottò” sportivo e la palla che rotola e che troppo spesso arriva ai piedi dei più piccoli, costretti a fare gli adulti al posto dei più grandi.

Dagli spalti lo spettacolo non è dei migliori e la torcida granata non può reggere all’umiliazione del campo, tanto da chiedere a gran voce uno scatto di dignità ai giocatori (poco) impegnati e in confusione sul rettangolo verde. Qualcuno nell’intervallo decide di lasciare anzitempo lo stadio, qualcun altro – invece – decide per una seconda fase di gioco “di lato” in una singolare “competizione” con gli avversari. Alla fine il “vergogna” riservato ai calciatori fa eco al Gewiss e si alza sempre più forte: c’è chi rimane fermo davanti a quel cuore pulsante del tifo, chi accenna un timido applauso.

Quel cuore stanco “crepato di ruggine, di botte o d’età…”, a cui è impossibile comandare, perchè “d’amore non si muore”. Quell’amore a tinte granata che va al di là di tutto, reagisce e salta gli ostacoli anche quando sono otto sonori gol e tutto sembra accartocciarsi sotto i piedi, come la cartolina sbiadita di un viaggio oltre i confini. E’ il viaggio dei tifosi granata, un bagaglio pieno di orgoglio per ciò che si è e non per come si vuole apparire, perchè la Salernitana resta ed è sempre quel cuore pulsante, nonostante tutto e tutti.

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