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Di Tacchio e la voglia di ricominciare: “Pronti alla nuova stagione, ho vissuto situazioni peggiori”

Dal rigore di Venezia alla promozione di Pescara. Francesco Di Tacchio ha vissuto inferno e paradiso granata, e ora si appresta a vivere una stagione intensa in Serie A, sempre con l’ippocampo sul petto e la fascia al braccio. Per la prima volta calcherà i campi di massima serie solo sfiorata ai tempi della Fiorentina. Un traguardo raggiunto due volte: il 10 maggio a Pescara ed il 7 luglio nel Consiglio Federale di Roma che ha dato il via libera al trust presentato dai vecchi proprietari del club granata.

“È stato un pensiero fisso, è normale avere un po’ di paura fin quando non arriva l’ufficialità. Ci siamo confrontati spesso tra compagni. La società è stata sempre sicura di ciò che stava facendo e noi ci siamo fidati ciecamente. Siamo felici che tutto si sia risolto e siamo pronti alla nuova stagione” ha raccontato il capitano granata sulle colonne de Il Mattino. “Ho vissuto situazioni peggiori. Quand’ero a Pisa la società era assente, non c’era niente. Quell’esperienza mi ha fatto capire tante cose. Stavolta è diverso. Ammetto che Lotito ci mancherà: ha una personalità forte, quando doveva spronarci lo faceva sempre con parole e i tempi giusti. Ora è stato nominato un nuovo amministratore, spero di conoscerlo presto. Quanto alla vendita, quando arriveranno offerte, chi di dovere saprà valutarle. Ma sono cose che non riguardano noi giocatori. Dobbiamo concentrarci sul campo, all’orizzonte c’è un campionato nuovo, difficile, ma allo stesso tempo un’occasione importante”.

E intanto si avvicina l’inizio della nuova stagione, con la partenza per il ritiro di Cascia fissata per il 15 luglio: “Ora resettiamo tutto. Il calcio è bello perché devi sempre metterti in discussione, non puoi sentirti appagato. Siamo pronti mentalmente ad affrontare la Serie A e lavoreremo duramente. Non mancherà l’entusiasmo e sarà il campo a parlare, come sempre. So come ragiona il mister. Considerando che siamo in categoria superiore, correremo sicuramente di più. Dovremo prepararci, sarà durissimo e già lo era stato l’anno scorso. Ma il lavoro paga sempre ed abbiamo raccolto quel che meritavamo, costruendolo giorno dopo giorno. In silenzio, a testa bassa, quando nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo”. Anche quest’anno la squadra, giocoforza, verrà allestita in ritardo: È normale, la società starà già lavorando. Certo, prima arrivano nuovi giocatori e meglio è. Serviranno sicuramente rinforzi di categoria, ma l’anno scorso abbiamo dimostrato che si può creare un gran gruppo anche un po’ in ritardo: l’importante è che gli innesti abbiano tanta voglia e siano pronti a mettersi a disposizione dei compagni con la giusta mentalità”.

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