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Difesa obbligata, adesso anche bucata: nelle ultime 5 partite impennata di gol subiti. E Micai in casa…

Jaroszynski c’è e questa è una buona notizia per Gian Piero Ventura. Perdere uno dei baluardi di una difesa già in enorme difficoltà sarebbe stato un duro colpo per il tecnico ligure, costretto in queste prime dieci partite di campionato a mandare in campo sempre gli stessi. Le assenze prolungate di Hertaux, Mantovani e Billong e l’inesperienza di Pinto (che in settimana è stato preso seriamente in considerazione per la gara con l’Entella in caso di forfait del collega polacco) hanno obbligato Ventura a non fare esperimenti, schierando sempre lo stesso pacchetto davanti a Micai. Una filastrocca, imparata a memoria, da dire tutta di un fiato: Karo-Migliorini-Jaroszynski. Il cipriota piacevole sorpresa, il centrale anche goleador, l’ex Chievo ruvido ed efficace.

A inizio campionato la difesa della Salernitana teneva botta e reggeva. I numeri sorridevano alla retroguardia di Ventura che poteva concentrarsi solo sul gioco offensivo, già sterile invece. Ma all’improvviso qualcosa si è rotto, e la difesa di Micai è tornata a ballare. Proprio come l’anno scorso.

La Salernitana prende ripetutamente gol, da sei partite il portiere mantovano non riesce a chiudere una gara portando a casa un clean sheet. Dopo dieci giornate di campionato sono undici i gol subiti, una media che supera il gol a partita. Numeri non da squadra di vertice. Eppure dopo cinque partite tutto sommato i granata avevano difeso bene, concedendo quattro gol di cui due alla corazzata Benevento. Ma nella seconda metà di questo avvio di stagione, il crollo. Disattenzioni difensive dei singoli, poca connessione con il centrocampo che a sua volta non garantisce filtro e copertura. E ancora distrazioni e amnesie, nelle successive cinque partite sono stati addirittura 7 i gol presi. E di conseguenza, la Salernitana è uscita dalla griglia playoff.

Per vincere in B bisogna trovare stabilità ed equilibrio, fattori che oggi mancano alla Salernitana. Domani c’è l’Entella, l’imperativo è vincere. Magari senza concedere nulla anche per far tornare a sorridere Micai, che all’Arechi prende gol ripetutamente da febbraio. Dopo il 2-0 con la Cremonese, il portiere granata ha preso venti gol in dodici gare (coppa Italie e playout compresi). Un dato inequivocabile che sottolinea tutte le difficoltà di una squadra che nel 2019 avrebbe dovuto festeggiare i cent’anni di storia e invece si è ritrovata a dover combattere in una delle annate più complicate. Domani con l’Entella l’occasione per aggiustare qualche numero, vincere e ritornare a sorridere. E otto mesi di Arechi porte aperte sono decisamente troppi.

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