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Dino Fava e il ritorno a “casa”: da Udine a Salerno i ricordi di due piazze “migliori ma opposte”

dino fava

Un’importante gavetta conquistata a suon di gol, in ogni categoria, fino a raggiungere il gradino più alto. Dino Fava, a 45 anni compiuti, continua a calcare i campi di calcio e, finalmente, torna a “casa” al Sessana in Promozione. L’attaccante non dimentica le stagioni con la maglia dell’Udinese e della Salernitana, piazze importanti ma totalmente opposte come tifoseria, progettualità e ambizioni.

I ricordi di Dino Fava tra Udinese e Salernitana

Due piazze differenti nel modo di vivere il calcio: Dino Fava ricorda le esperienze di Udine e Salerno: «Una l’opposto dell’altra anche se io le stagioni migliori le ho avute a Udine, una piazza tranquilla dove si può fare calcio serenamente e i tifosi ti aiutano a prescindere dal risultato nel senso che devi pensare solo al calcio. Una piazza ideale per chi vuole far bene e raggiungere gli obiettivi. Salerno è una piazza importante dove vivono di calcio e vivono per il calcio. L’hanno dimostrato più di una volta riempiendo lo stadio l’anno scorso e sicuramente lo faranno anche quest’anno. Sono affezionato ad entrambe le squadre ma con passati diversi. A Udine ho vissuto sicuramente gli anni migliori. A Salerno sono stato molto molto bene ma diciamo che ho vissuto anni particolari dove purtroppo il primo anno abbiamo fatto un’annata straordinaria in Serie B rischiando anche di essere tra i primi. Poi purtroppo tra gli infortuni e altre cose non siamo riusciti a tenere il passo. Sono sopraggiunti problemi societari, la retrocessione e poi c’è stato quell’anno straordinario dove abbiamo perso la finale nonostante la società non ci pagava gli stipendi dove comunque si è creato quel feeling meraviglioso con i tifosi».

Modi differenti anche di operare sul mercato con l’Udinese che continua ad essere il club con più giocatori stranieri mentre la Salernitana sta facendo parlare di sé per questo mercato scoppiettante: «L’Udinese la conosciamo, opera soprattutto con giocatori stranieri, li porta in Italia per valorizzarli per poi rivenderli. Parliamo di giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano e ancora oggi la stanno facendo. La società è bravissima a valorizzarli e quindi questa è la sua teoria. Anche loro quest’anno come l’anno scorso stanno prendendo parecchio stranieri e stanno facendo la stessa strategia consolidata. La Salernitana, invece, deve lavorare molto perché è dura salvarsi anche quest’anno però il presidente sta facendo un ottimo lavoro, eccezionale, sta spendendo molto perché Salerno aveva proprio bisogno di una rivoluzione a cominciare dal direttore sportivo, alle strutture e a tante altre situazioni che man mano fortunatamente stanno venendo fuori. Sono strafelice che stia accadendo tutto questo».

Dall’ultima di campionato con l’ansia salvezza per i granata, alla prima trasferta del nuovo campionato: «Quest’anno rispetto all’anno scorso sono felice per quanto riguarda la Salernitana perché secondo me non soffrirà come ha sofferto l’anno scorso. Sicuramente la lotta salvezza non è mai scontata ma sono più tranquillo rispetto all’anno scorso perché quello che è successo è un qualcosa di straordinario, un qualcosa che nessuno avrebbe scommesso nemmeno 50 centesimi e quindi spero che non capiti di nuovo tutto questo». 

Un occhio anche al mercato condotto dal suo amico De Sanctis: «Sicuramente la Salernitana si è rinforzata, questo posso metterlo per iscritto. Ho visto l’ultimo acquisto, l’attaccante Boulaye Dia, molto bravo. Sono molto fiducioso del mio amico Morgan De Sanctis che sicuramente farà un grande campionato e sarà uno che si farà strada come direttore sportivo. L’Udinese ha fatto un grandissimo campionato l’anno scorso e bisogna vedere che tipo di campionato farà quest’anno».

Dino Fava non si ferma mai, adesso al Sessana in Eccellenza: tra sogni di restare sempre con i tacchetti e opportunità manageriali: «Dino Fava si diverte ancora, questo è il mio motto, divertirmi ma nello stesso tempo continuare ad allenarmi, stare bene e cercare di aiutare i ragazzi e crescere. Questo è il mio obiettivo. Fortunatamente ci sto riuscendo e sono felice di tutto questo. Speriamo di farlo anche quest’anno che sono rientrata a casa dopo tanti anni, girovagando soprattutto per la Campania e quindi per me sarà ancora più bello quest’anno a giocare qua a casa».

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