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Ecco Memo: “Qui per aiutare dentro e fuori dal campo. Giroud? Rispetto tutti ma non temo nessuno”

Memo Ochoa si presenta a Salerno, sei giorni dopo il suo atterraggio sul pianeta granata. L’estremo difensore messicano ha mostrato subito tutto il suo carisma in conferenza stampa al Mary Rosy.

Le motivazioni

“Ho accettato Salerno perché per me è una bella opportunità, giocare nel miglior campionato del mondo. Quando ho parlato con Morgan che mi ha rappresentato la possibilità di venire a Salerno ho capito che non potevo lasciar perdere questa opzione. Morgan mi ha illustrato gli obiettivi del club e raccontato la crescita e il futuro della squadra, i progetti mi sono piaciuti molto. Per questo ho preso questa decisione. Avevo anche altre opzioni per continuare la mia carriera in altri paesi ma non volevo lasciar passare troppo tempo dopo il Mondiale, volevo continuare nell’immediato a lavorare e sposare un progetto. Quello della Salernitana mi è piaciuto e sono contento di essere qui e dare il mio contributo di esperienza al gruppo dentro e fuori dal campo”.

Il contratto

Ochoa ha firmato per sei mesi con opzione di un anno ulteriore: “Sì, è stata una decisione della società, una considerazione del momento, Morgan quando ha parlato con me è stato chiaro, mi ha detto quel che pensava. Volevo chiarezza e l’ho ottenuta. Non è facile incontrare nel calcio dirigenti onesti e diretti e mi è piaciuto molto il fatto che De Sanctis sia stato portiere e quindi sappia cosa significa; sa che è complicato quando un portiere non gioca, credo che questa formula contrattuale sia un buon compromesso per ambo le parti. Io devo pensare a lavorare, giocare e convincere l’allenatore e poi la società per farmi rimanere un altro anno”.

Il campo

“C’è il Milan subito ad aspettarci e sarà partita difficile per tutti, affrontiamo una grande squadra con giocatori eccellenti. Per noi sarà una motivazione in più affrontarlo. Ricominciare il campionato contro una squadra del genere è motivante, dobbiamo cominciare bene l’anno. Non sarà facile ma giocando in casa con la nostra gente e nel nostro stadio possiamo giocarcela. Rispettiamo tutti gli attaccanti del campionato italiano, ma non temiamo nessuno. Certo, affronteremo Leao e Giroud, che conosco bene, poi Milik, Lautaro, anche Lozano, ce ne sono tanti talentuosi e pericolosi, però è un campionato che ha tante squadre di prestigio e per me è un motivo di orgoglio partecipare”.

La gente e la Serie A

“Quel che mi piace di Salerno è la tifoseria, sono forti e caldi come in America e in Messico. Una delle prime cose che ho visto quando mi hanno proposto la Salernitana è stata la curva che dà tanto supporto e per uno che viene dall’altro continente è bello giocare con questa passione”, ha detto il portiere prima di raccontare la sua ammirazione per il nostro campionato: Il campionato italiano ha sempre avuto prestigio, in Messico si segue, ho avuto la fortuna di giocare in Francia, Spagna, Belgio, ho sempre sognato anche di giocare in Italia, seguivo il calcio degli anni ’90, la Juve di Zidane, il Milan di Pirlo, la Roma di Batistuta. Per me il calcio italiano è molto importante e stare qui è un’opportunità importante nella mia vita. Ho sempre ammirato Buffon, il più grande, su questo Morgano che lo ha visto da vicino può condividere. Mi piacevano anche Toldo, Pagliuca, anche Rampulla che ora è il mio allenatore. L’Italia è sempre stato un paese conosciutissimo nel mondo per la sua scuola di portieri. I miei modelli all’estero? Schmeichel, Taffarel, Canizares, Barthez mi hanno ispirato. Oggi il ruolo è cresciuto negli ultimi anni, i portieri sono migliorati molto. In Italia ce ne sono di forti come Donnarumma, Meret, Sirigu, ci sarà un buon futuro come c’è un buon presente. Non trovo differenze con la scuola messicana e sudamericana, tattica e tecnica sono simili. La scuola spagnola ha prevalenza in Messico. In Francia ho avuto la possibilità di lavorare con un preparatore italiano che mi ha trasmesso molte cose”.

I compagni

Ci saranno due numeri uno quando Sepe si ristabilirà dall’infortunio. Quali scenari? “Con Sepe non ho parlato, avremo il tempo per farlo e ci alleneremo insieme. Questo è un tema che riguarda la direzione sportiva, vengo qui per lavorare e competere, allenandomi per giocare e aiutare la squadra, se mi tocca giocare aiuto in campo, se non mi tocca giocare aiuto lo stesso da fuori. L’obiettivo della squadra è la salvezza al più presto possibile affinché non si soffra nel finale di stagione e si tenga in modo equilibrato in Serie A negli anni a venire per molto tempo”, risponde. Sul gruppo: “Ho trovato una squadra con qualità giocatori che hanno molta voglia, gruppo aperto nel farmi integrare, con tanti ragazzi puoi parlare inglese, con altri francese, con Federico Fazio e Valencia spagnolo, piano piano imparerò l’italiano, è un gruppo con talento e qualità, credo che si possa fare bene. Il connazionale Lozano che gioca qui vicino a Salerno? Parlo con lui in Nazionale ma non gli avevo chiesto di Salerno, non avevo di che preoccuparmi. Quando ho parlato con Morgan la mia decisione è stata chiara e sono stato subito convinto di poter dare una mano a raggiungere l’obiettivo”.

La carriera e i social

“Per un portiere latinoamericano come me non è stato facile trovare un club in Europa, ce ne sono pochi, sono stato il primo portiere messicano a giocare in Europa. Trovare una squadra che si giochi uno slot da extracomunitario per un portiere era difficile. Ora ho il passaporto spagnolo ed è più facile, ma l’ho preso tre anni fa. Se avessi avuto questa possibilità prima magari si sarebbe potuto verificare un mio approdo in un top club”, le parole di Ochoa a proposito del suo passato. Ha vestito le casacche di Ajaccio, Granada, Malaga e Standard Liegi. Sui social è idolo. “Tenere tanta gente alle spalle che ti incita è una responsabilità per me, sono un esempio per i ragazzini e ho una carriera professionistica molto lunga – dice – Ho avuto momenti bui, momenti migliori ma sono stato sempre serio e mantengo il desiderio di continuare ad alto livello. Voglio giocare il prossimo Mondiale e poi terminare la mia carriera subito dopo. Ho postato quella foto su Instagram del panorama, mi ha colpito molto all’arrivo a Salerno. Mi è piaciuta molto anche la mozzarella di bufala. I salernitani sono molto orgogliosi della bella città e della gente che ti abbraccia. Sono felice di essere qui. Si parla molto di calcio qui, è bello”.

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