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Figc chiarisce: “Fiducia nel lavoro dei trustee”. Fabiani: “Non sono preoccupato”

Nonostante la mancata qualificazione diretta ai Mondiali della Nazionale e il recente intervento di commissariamento della Lega Nazionale Dilettanti abbiano scosso non poco la Figc e i suoi vertici, la questione della cessione della Salernitana continua ad essere monitorata dai vertici federali.

I chiarimenti Figc

Ieri sera la Federcalcio ha confermato l’assoluta fiducia nel lavoro dei trustee, unici titolati a parlare dello stato di avanzamento della procedura avviata, ricordando dunque il suo ruolo di osservazione attenta. Gravina resta in silenzio sulla questione trust e vendita del club, ma in via Allegri c’è piena conoscenza di quel che accade. I flussi informativi viaggiano a pieno “carico”. Delle offerte monche, dunque, è a conoscenza anche la Federazione con il suo ufficio legale. Che, almeno ufficialmente, non lascia trasparire preoccupazione, nonostante si avvicini la scadenza. Nel palazzo del calcio hanno ritenuto necessario ribadire la posizione con una nota ufficiale per evitare il reiterarsi di episodi che, con la connivenza di fake journalists, contribuiscono ad alimentare confusione e disinformazione.

Fabiani: “Non sono preoccupato”

Mentre il generale Marchetti sceglie la strada del silenzio, della situazione stamani parla anche Mariano Fabiani, direttore sportivo della Salernitana interpellato sulle colonne del Mattino.

A suo giudizio “c’è un allarmismo ingiustificato. Leggendo il comunicato che hanno fatto pervenire i trustee si evince che ci sono più offerte. Entro il 31 dicembre dovrà chiudersi la vicenda, Isgrò e Bertoli hanno dato ulteriori venti giorni per completare l’iter, visto che in alcune pec manca qualcosa, in altre manca altro. Non si parla di soldi. Per questo immagino che le cifre siano anche vantaggiose, se si è deciso di dare ancora tempo per non gettare tutto a mare. Perché le dichiarazioni d’indipendenza, nonostante le richieste esplicite di Widar e Melior, non sono state inviate? Forse chi ha formulato le proposte sarà incappato in errore o avrà ritenuto valida la documentazione inoltrata la volta precedente, mentre avrebbe dovuto allegarla anche ora. Ci sono altri gruppi poi che, da quel che leggo, chiedono più tempo per visionare il bilancio. Insomma, i trustee hanno solo riaperto i termini per poter adeguare le domande pervenute, confermando indirettamente che di soggetti interessati alla Salernitana ce ne sono. Per questo sono tranquillo“.

Spettro proroga trust

Al di là del discorso delle documentazione clamorosamente mancante anche alla seconda deadline, già affrontato in altre occasioni (clicca qui per leggere), il dato di fatto è che il 31 dicembre si avvicina. La fine dell’anno solare, da atto costitutivo, rappresenta anche la fine del trust che deve sbucare nella vendita della società, con al massimo la possibilità di 45 giorni ulteriori di proroga se i trustee dimostrassero di avere, di fatto, già ceduto il club, necessitando solo di tempo per espletare le formalità burocratiche.

Il timore è che il 5 dicembre possa ripresentarsi la medesima situazione, tra offerte che non arrivano oppure giungono in maniera non soddisfacente per Isgrò e Bertoli. Che, va ricordato, potranno studiarle e giudicarle entro il 15 dicembre. Se la situazione non migliorasse, i trustee potrebbero anche pensare di chiedere alla Federcalcio di allungare gli effetti del trust fino a fine campionato, forse facendo leva sul fatto che se la Salernitana è stata iscritta (e ha potuto affrontare la Lazio, ad esempio, nella gara d’andata) può anche completare la stagione per non minare la regolarità della Serie A. In qualsiasi caso, però, sorgerebbero scontenti e polemiche. Fabiani non crede a questa ipotesi: “Il 31 dicembre è termine improrogabile. Eventualmente, si possono chiedere alla Figc solo 45 giorni per espletare il passaggio di consegne. Ma per la fine dell’anno la Salernitana dovrà essere venduta. I trustee potrebbero comunque cederla al ribasso, anche a prezzi minimi se necessario. Una cosa paradossale, ma che esclude categoricamente di proseguire così fino a fine stagione”.

Non resta che attendere il 5 dicembre, una domenica. Il giorno prima la Salernitana avrà giocato a San Siro contro il Milan. La tifoseria spera di non dover vedere rosso di rabbia o nero di delusione, ma soltanto tinte granata, in una faccenda che agita parecchio il mondo degli appassionati dell’ippocampo, divisi tra la passione per il campo e la comprensibile ansia rispetto al futuro del club. Il nodo indipendenza, le offerte da adeguare, ma anche la lotta salvezza (che inciderà negativamente soprattutto se tra qualche partita la squadra non dovesse mostrare segni di reazione in calssifica): tutti argomenti caldi da qui a Natale. Chissà sotto l’albero cosa riserverà il destino.

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