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Finalmente Salernitana: Minala e Jallow mandano ko la Cremonese, l’Arechi torna a sorridere

TABELLINO SALERNITANA-CREMONESE  2-0

SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Pucino, Migliorini, Mantovani; D. Anderson, Minala, Di Tacchio (43’ st Mazzarani), Lopez; A. Anderson; Calaiò (31’ st Odjer), Jallow (38’ st Djuric). A disp. Vannucchi, Lazzari, Gigliotti, Marino, Memolla, Schiavi, Orlando. All. Angelo Gregucci.

CREMONESE (3-5-1-1): Agazzi; Del Fabro (26’ st Strefezza), Claiton, Caracciolo; Mogos, Emmers (33’ st Croce), Arini, Soddimo, Renzetti; Piccolo; Strizzolo (15’ st Carretta). A disp. Ravaglia, Volpe, Rondanini, Migliore, Castagnetti, Boultam, Mbaye. All: Massimo Rastelli.

ARBITRO: Sig. Lorenzo Illuzzi di Molfetta (Rossi/Bercigli) IV uomo: Fourneau

NOTE. Marcatori: 16’ st Minala, 23’ st Jallow (S); Ammoniti: Calaiò, A. Anderson, Odjer (S), Strizzolo, Piccolo, Soddimo (C); Angoli: 10-4; Recupero: 1’ pt – 5′ st; Spettatori: 6601 di cui 39 da Cremona.

 

Due mesi dopo la Salernitana torna a vincere in casa e magicamente sale al settimo posto in classifica. Contro una Cremonese completamente fuori dalla partita, i granata non forniscono una prestazione indimenticabile ma riescono comunque a centrare l’obiettivo. Succede tutto nella ripresa: Migliorini fa due assist, Minala e Jallow vincono la partita. Bello soprattutto il gol del gambiano, il migliore della Salernitana. Micai non corre mai rischi, dagli spalti arrivano timidi applausi. L’Arechi fa registrare il minimo stagionale, ma i pochi presenti hanno finalmente potuto sorridere (senza risparmiare però il patron Lotito, anche se in tribuna c’era solo Mezzaroma). E chissà se questa partita non possa dare un nuovo senso alla stagione della Salernitana. Nel calcio, del resto, una vittoria può davvero cambiare tutto.

LA CRONACA. Non c’è tempo per fare calcoli e turnover, Gregucci sceglie i migliori anche se stanchi dopo il doppio impegno in trasferta consecutivo. È ancora 3-4-1-2 con il ristabilito Mantovani sul centrosinistra e Calaiò regolarmente al centro dell’attacco. La partita è da vincere, ma solo sulla carta perché l’atteggiamento dei granata è il solito. La confusione regna sovrana in una mediana lenta e impacciata, con Minala sempre più cavalluccio fuor d’acqua (nonostante il gol che sblocca la partita). La Salernitana verticalizza solo una volta in tutto il primo tempo, al minuto 24’: merito di Di Tacchio bravo a pescare AndréAnderson tra le linee. Il brasiliano poi come sempre è intelligente a velocizzare un’azione che coinvolge Jallow e si conclude con il mancino strozzato di Calaiò. L’unico lampo in un primo tempo in cui ci sono più sbadigli che occasioni. La Salernitana della prima metà gara nasce e muore in quell’azione (meglio sorvolare sulle conclusioni in curva di Minala) mentre Djavan Anderson fa di tutto sulla fascia per convincere Simone Inzaghi a puntare su altri esterni per la sua Lazio. Nota a parte per Calaiò. L’arciere sbaglia tante aperture e si nota che il passo non è quello dei giorni migliori. Non manca però l’impegno per l’attaccante granata che ha bisogno di entrare nella miglior forma possibile. Il prima possibile.

La Cremonese invece ci prova, ma non è squadra d’alta classifica e si vede. Rastelli stravolge il modulo dei grigiorossi, proponendo un compatto 3-5-1-1 con Soddimo e Emmers mezze ali di qualità. Ne paga, naturalmente, la fisicità complessiva della squadra. Nel primo tempo comunque i lombardi provano a palleggiare palla a terra senza avere fretta di liberarsi del pallone. Arini si piazza al centro del campo e smista il pallone sempre alla sua sinistra, nella zona di Emmers e Renzetti. Il possesso palla è sterile, l’unica conclusione da registrare la prova Piccolo al 26’ senza fortuna. Poca roba, non proprio la partita più bella del campionato.

Nel secondo tempo la Salernitana entra in campo con un altro atteggiamento e gli effetti si vedono subito. La Cremonese si sfilaccia e i granata ne approfittano, tirando in porta con più convinzione. E soprattutto facendo gol. Il primo squillo è di Jallow che spreca al 7’ su una verticalizzazione (la seconda della partita) di André Anderson. Si rifarà qualche minuto dopo. Calaiò al 13’ sporca i guantoni di Agazzi che poi è super su Jallow al 16’. Il pallone finisce in corner e la Salernitana va in vantaggio. Migliorini spizza, Minala da due passi segna e poi manda baci in tribuna. Un gol che rompe il ghiaccio, ma soprattutto libera un po’ la mente di una Salernitana che sembra scrollarsi di dosso tutte le paure di un ennesimo flop interno. Non sarà così perché i pochi dell’Arechi alzano la voce e la Salernitana fa subito il 2-0. Migliorini è ancora in versione assistman, il suo lancio da 40 metri è preciso e intelligente: elegante il controllo di Jallow, il tocco a superare Agazzi va in secondo piano solo perché lo stop è trequarti di gol. Terzo gol in tre partite per il gambiano finalmente decisivo.  La Cremonese ci prova solo con Carretta che spreca da pochi passi e manda nel baratro Rastelli, a serio rischio esonero. Nel finale la Salernitana controlla, potrebbe anche affondare il colpo ma Djavan e Minala sono imprecisi. L’importante erano i tre punti e la vittoria è arrivata. Seppur senza incantare, il cavalluccio torna in griglia playoff almeno fino ai posticipi di domani. Per una notte si possono dormire sonni tranquilli.

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