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Giudice Sportivo 31ma: multa alla Salernitana per lancio di oggetti in campo

Ci risiamo. Non si può fare gol – da avversari – sotto la curva sud dell’Arechi ed esultare come su tutti i campi della Serie A, che ci si becca il lancio di oggetti addosso. Puoi chiamarti Atalanta, Juventus o Torino, fa lo stesso. La minoranza di sciocchi che ancora, nel 2022, si lascia andare a queste pratiche preistoriche si commenta da sola e “vale” la multa di 5mila euro inflitta dal giudice sportivo alla Salernitana dopo il match di sabato sera contro la squadra di Juric. Quanto ai singoli, confermate le squalifiche di un turno per Fazio e Bonazzoli, ma anche per il romanista Pellegrini.

L’ammenda arriva al club granata “per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato all’indirizzo dei calciatori della squadra avversaria cinque bottigliette di plastica semi piene e tre bicchieri di plastica, senza colpirli”. È accaduto durante l’abbraccio dei calciatori torinisti intorno a Belotti, dopo il rigore ripetuto e… segnato. Non è la prima volta, purtroppo, in questo campionato che pochi incivili sporcano il comportamento della tifoseria granata. Era accaduto contro lo Spezia (clicca qui per leggere), contro la Juventus (clicca qui per leggere), il Napoli (clicca qui per leggere), l’Atalanta (clicca qui per leggere), finanche in trasferta contro la Lazio (clicca qui per leggere). Alzi la mano chi è convinto che sia giusto così, che non si può esultare – se rispettosamente e non con gesti provocatori – a pochi metri dalla porta in cui hai fatto gol, pur con tutte le recriminazioni del caso. Sì, alzi la mano e poi torni nel Medioevo. È una questione di civiltà.

Non si sono comportate meglio altre tifoserie. Multe dopo la 31ma giornata anche al Napoli (12mila euro per lancio di bengala nel settore dei tifosi avversari a Bergamo e un altro sul terreno di gioco), all’Atalanta (8mila euro per “cori beceri nei confronti della tifoseria avversaria prima dell’inizio della gara e per aver rivolto reiteratamente, nel corso dell’incontro, cori insultanti all’indirizzo dell’arbitro”), al Verona (5mila euro perchè propri raccattapalle, durante tutto il secondo tempo, rallentavano ripetutamente la ripresa del gioco nonostante i richiami”) e al Genoa (3mila euro per aver ritardato ingiustificatamente l’inizio della gara di circa 5 minuti).

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