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I cinquecento tifosi granata non bastano, doccia gelata dietro lo striscione “Salerno”

Un solo striscione per cinque gruppi Ultras. La scritta “Salerno” davanti e dietro il tifo degli oltre cinquecento tifosi granata giunti dalla Campania e dal nord Italia. I supporters granata sono nella parte superiore della curva del Bentegodi, solitamente occupata dagli acerrimi rivali dell’Hellas Verona. L’ambiente non è caldo come nelle sfide contro gli scaligeri, pochi tifosi in uno stadio troppo grande per il Chievo. I tifosi di casa – però – non hanno dimenticato Giampiero Ventura, l’anno scorso sulla panchina gialloblù in Serie A collezionò solo un punto A lui “riservata” un’accoglienza con sonori fischi al momento della lettura della formazione.

Ingresso in campo delle due formazioni nel silenzio generale, i tifosi clivensi cominciano con il tifo, ma gli ultras granata alzano i decibel e costantemente surclassano i dirimpettai di curva. I sostenitori del Chievo rimangono in silenzio per il primo quarto d’ora, si sentono solo quando la palla è tra i piedi dell’ex Sofian Kiyine. Trattamento simile anche per Ventura, insultato con palesi cori al vetriolo, quelle poche partite son rimaste nel cuore dei tifosi clivensi. 

Il gol su rigore di Emanuele Giaccherini risveglia dal torpore i sostenitori locali, quelli granata non si fermano ed anzi cercano di aumentare i decibel per dare la carica a Djuric e compagni.

Comincia la ripresa ed anche i cori dei sostenitori granata si sintonizzano sugli ultimi quarantacinque del posticipo di B. Reazioni timide, fredde, come il clima al Bentegodi all’ingresso in campo di Jallow; timidi si alzano i cori dalla curva clivense e dalla tribuna. L’aria diventa rarefatta nel momento in cui Lombardi prova l’ennesimo allungo sulla fascia destra, ma questa volta non un urlo di gioia ma uno di dolore si alza dal campo. L’esterno ex Lazio abbandona il campo in barella e lo stadio applaude in segno di solidarietà. Un giro di lancetta e il Chievo raddoppia accedendo il tifo clivense che esulta compatto, mentre i granata rimangono increduli. A fine gara Ventura mentre invita i suoi a salutare i tifosi, al solito i suoi ex tifosi gli regalano epiteti continui. Gli ultras non smettono neanche quando Fourneau fischia la fine della gara; la Salernitana è uscita sconfitta sul campo, ma sugli spalti ha vinto ampiamente.

La spinta costante dei tifosi granata non è stata abbastanza per gli uomini di Ventura, nonostante l’esodo il risultato questa volta è stato avverso. La notizia positiva di questo posticipo di serie B è sicuramente l’unione dei tifosi granata, le cinque sigle ultras dietro lo striscione “Salerno” sono un segnale positivo per il futuro, per ritrovare quell’unità che forse da troppo tempo manca. 

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