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Numeri sorridono: difesa di nuovo bunker, attacco spara le munizioni. Kiyine torna al gol su azione

Una Salernitana così forse non l’avevamo mai vista: bella, armoniosa e spietata. Il 4-0 al Pordenone fa tornare il sole a splendere sul pianeta granata, la vittoria con i ramarri, oltre ovviamente la classifica, aggiusta anche le statistiche che tornano ad essere totalmente positive. Quella di ieri è la settima vittoria stagionale, la quarta all’Arechi (dopo quelle con Pescara, Entella e Crotone), per la prima volta sono arrivate due gioie consecutive a Via Allende. Tre risultati utili di fila mancavano dal trittico di inizio stagione Trapani-Chievo-Livorno, anche in quel caso arrivarono due vittorie, contro siciliani e toscani, e un pari contro i veneti.

Finalmente ieri Alessandro Micai è tornato a chiudere la porta a doppia mandata, dopo ben tredici match con gol subiti. L’imbattibilità mancava dal 22 settembre, dalla trasferta di Trapani. L’attacco è definitivamente sbocciato: nelle ultime cinque partite sono dodici le reti siglate, di cui ben sette dalle punte. Quello servito alla squadra di Tesser è il sesto poker della storia granata, l’ultimo risaliva addirittura a quattro stagioni fa quando il cavalluccio guidato da Menichini, in Lega Pro, vinse in trasferta contro la Lupa Roma grazia alla doppietta di Trevisan e ai gol di Franco e Gabionetta; la Salernitana inoltre non pareggia 0-0 da ben 35 partite, l’ultimo è quello del 2 febbraio all’Euganeo di Padova (era lo scorso campionato).

Se la squadra ingrana il merito ovviamente è anche dei singoli, ieri sugli scudi ci sono saliti Djuric e Kiyine. Il bosniaco ha riscattato l’erroraccio di Empoli, è sceso in campo affamato, tornando al gol dopo tre mesi (Livorno ultima volta) e ritrovando una goia casalinga, come non gli capitava dal playout di andata contro il Venezia del 5 giugno, quando aveva timbrato l’1-0. L’ex Cesena inoltre non segnava almeno due gol da Salernitana-Cittadella del 13 aprile, quando si era portato addirittura a casa il pallone, regalandosi una tripletta. E’ tornato ispirato Sofian Kiyine dopo un fisiologico periodo di appannamento. Il belga marocchino è salito, con i due gol di ieri, a quota sette in campionato ed è tornato a segnare su azione, visto che finora aveva gonfiato la rete solo su rigore, dopo più un anno e mezzo; l’ultima volta aveva sbloccato il derby contro l’Avellino, vinto poi 2-0, dell’11 marzo 2018. Gol, giocate, ma anche un’esultanza che non lascia spazio a dubbi: mano battuta sul petto e le dita ad indicare la voglia di continuare a giocare sul prato dell’Arechi.

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