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Iervolino e il progetto stadio: “Va sfruttato due ore prima e dopo la partita”

Danilo Iervolino non cambia rotta. La sconfitta di Torino non ha scalfito l’entusiasmo del presidente della Salernitana che poco meno di tre mesi fa si lanciava nell’avventura a tinte granata. Nel corso di una lunga intervista a Tuttosport, l’imprenditore di Palma Campania ha ribadito il suo impegno ed il suo affetto verso la piazza granata, tornando a parlare di un tema cruciale come quello relativo all’impiantistica e alla progettualità in generale.

Il progetto di Iervolino per lo stadio

Ci sono due progetti in uno. Il primo è quello di puntare alla squadra cercando di dare stabilità per una permanenza lunga in Serie A, puntando anche sui giovani e sullo scouting. L’altro progetto invece è per la città: stadio infrastrutture sportive, creare un hub per lo sport in osmosi con la città, aperto non solo al calcio. E poi un progetto che implica una trasformazione nel digitale. Stiamo lavorando molto per traghettare la Salernitana nell’industria 4.0, nel metaverso, creando una serie di esperienze immersive che i tifosi potranno vivere. Abbiamo le idee chiare” ha ribadito Iervolino.

“L’Arechi va rimodernato, nei servizi, nelle aree hospitality, dobbiamo riportare le famiglie allo stadio in un luogo godibile due ore prima e due ore dopo la partita. Lo stadio è bello, vicino al mare e si presta. Per le strutture di allenamento e per la Primavera abbiamo molte scelte e quindi decideremo. La Primavera è un progetto fondamentale anche perché è un progetto sociale per il territorio. La Salernitana deve essere un centro di riferimento per i giovani che vogliono provare a diventare calciatori quindi anche residenza e opportunità di studi. Stiamo lanciando anche un progetto meraviglioso di misurazione delle performance sportive con Technogym. La Campania è tra le regioni più prolifiche per i giovani calciatori”.

Sogni e ambizioni

Sul sogno di mercato da “chiedere” a Walter Sabatini: “Diciamo che un nuovo Mbappé giovane andrebbe benissimo…”. Iervolino ha parlato anche dei club a cui ispirarsi: “Ce sono tanti. Ovviamente la Juventus in termini di mentalità vincente, stadio, e come si crea una industria del calcio internazionale. Ha fatto bene l’Atalanta, lo Spezia, lo stesso Bologna e il Napoli. De Laurentiis sa tenere i conti e la squadra in alto”.

“Prima della gara col Bologna sono andato all’allenamento e ho detto ai calciatori che la motivazione non è solo incitare ma instaurare un rapporto per cui entri nelle corde dell’animo umano. Allora ho detto, “conosciamoci meglio, facciamoci domande”.

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