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Iezzo all’Arechi come inviato AIC: “Sarà una partita bellissima. Calaiò e Campagnaro ancora determinanti. Su Ventura…”

La prima giornata della Serie B è, praticamente, alle porte. Assieme al torneo cadetto prenderà il via anche il progetto “L’inviato AIC sul campo”, ideato dall’Associazione Italiana Calciatori in collaborazione con la Lega B presieduta da Mauro Balata, che prevede il coinvolgimento diretto di ex giocatori con la loro presenza allo stadio per le partite di tutto il campionato. Il progetto nasce dalla disponibilità della Lega B di allargare le proprie attività agli ex calciatori e, per AIC, ha un valore ancora più ampio: quello di far tornare gli “ex” materialmente sul campo e far raccontare loro storie ed esperienze che hanno vissuto durante la carriera.

Ad assistere a Salernitana-Pescara ci sarà Gennaro Iezzo, portiere che, per tanti anni, ha difeso i pali del Napoli. L’estremo difensore presenta così la partita di sabato ai nostri microfoni: “Due squadre blasonate si affronteranno in una partita che penso sarà bellissima. Ovviamente, a causa della preparazione e del caldo non penso ci saranno ritmi importanti. Le gambe non girano ancora al 100%, ma il valore delle due squadre rimane importante: a mio avviso hanno le carte in regola per disputare una stagione di tutto rispetto”.

Salernitana-Pescara è l’occasione di vedere anche due cari amici come Emanuele Calaiò e Hugo Campagnaro: “Gli anni passano per tutti, ma loro due rimangono calciatori che hanno l’esperienza giusta per essere ancora determinanti nelle rispettive squadre. Emanuele è un grande bomber, un attaccante dall’innato fiuto del goal: ci legano tante emozioni speciali. Con Hugo la stessa cosa: ha un grandissimo carisma. Chiaramente, data la carta d’identità non possiamo pensare che entrambi possano giocare tutte le partite, ma le possono cambiare con il loro prezioso contributo”.

Iezzo non è mai stato allenato da Ventura, ma ne conosce il valore avendolo affrontato spesso da avversario: “A mio avviso la parentesi sulla panchina della Nazionale non è colpa di Ventura. Quando si fallisce un obiettivo, la colpa è di tutti. Bisogna rivedere la gestione della Nazionale da parte di tutte le componenti e non trovare il colpevole. Da avversario l’ho affrontato spesso ed è stato sempre complicato affrontare le sue squadre che fanno un grande possesso palla con tanta personalità. Spero possa rilanciarsi a Salerno”.

Un giudizio sul torneo cadetto: “Il campionato di B è troppo lungo e, quindi, può succedere di tutto. Squadre favorite sulla carta ad inizio campionato possono incappare in un torneo mediocre; viceversa compagini organizzate che puntano magari sui giovani fanno campionati di valore. Non si possono fare pronostici in B. E il sottoscritto l’ha vinta per tre volte. Senza dimenticare anche i playoff dove ti giochi tutto. L’esempio del Verona dello scorso anno è abbastanza lampante”.

Infine su Salerno e la forza dell’Arechi: “Salerno carica, rimane una piazza calorosa che ti può dare tanto. Critiche e pressioni sono all’ordine del giorno nel nostro lavoro: l’importante è che siano costruttive. A Napoli ho vissuto tanti momenti belli, ma ce ne sono stati anche di brutti, ne siamo usciti sempre bene proprio perché i tifosi ci ponevano critiche costruttive”.

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