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Il 25 aprile nella storia granata, data di prima e ultima promozione. E la Coppa Liberazione del ’44…

Il 25 aprile è una data importante per la storia della Salernitana. La liberazione dell’Italia dal nazifascismo, oggetto della celebrazione, passa anche per Salerno, come è noto dai libri di storia. Ma pure dal punto di vista prettamente calcistico, il 25 aprile significa tanto per i colori granata. In primis perché il primo trofeo vinto dalla società che si prepara a festeggiare il centenario è datato 1944: la compagine all’epoca guidata dagli allenatori-giocatori Carmine Milite prima e Antonio Valese poi, si aggiudicò la Coppa della Liberazione, trofeo a scala regionale che la federazione organizzò per contribuire alla pronta ricostruzione del movimento calcistico dopo la caduta del regime fascista. La competizione ebbe inizio nel luglio del 1944, poco più di un anno dopo l’ultima gara ufficiale disputata dalla Salernitana che, con la vittoria (2-3 il 6 giugno del ’43) di Terni aveva suggellato la promozione in Serie B… messa però in congelatore, a causa della Seconda Guerra Mondiale. Il 2 luglio del 1944 (con una sconfitta in casa della Cavese) iniziò la Coppa della Liberazione dei granata, che significò la ripresa dell’attività sportiva. Nel girone finale, l’ippocampo si sbarazzò di Internapoli, Torrese e Bagnolese anche grazie all’apporto di Vincenzo Margiotta, autore di 9 gol in 6 partite. Fu l’inizio di un ciclo d’oro per il cavalluccio marino, capace di raggiungere la Serie A nel giro di tre anni.

Prima ancora della Liberazione che oggi si festeggia ininterrottamente dal 1946 nel nostro Paese, il 25 aprile segnò la promozione numero uno della storia della Salernitana. Che nel 1920, con la maglia biancoceleste addosso (in alto foto da Wikipedia), disputava la sua prima stagione calcistica e proprio il 25 aprile, battendo al Piazza d’Armi il Brasiliano Napoli per 5-0 nella finale di ritorno del campionato di Promozione Regionale, conquistò il suo primo salto di categoria della storia. Per la verità, quella “manita” eguagliò il risultato maturato all’andata dai partenopei che, tuttavia, rinunciarono a disputare la “bella” in campo neutro a Nocera Inferiore. E la Salernitana di Matteo Schiavone ottenne il pass per giocare in Prima Categoria, antesignana della Serie A odierna, all’epoca divisa nelle prime fasi in diversi gironi regionali.

Dal bianco e nero sbiadito… al colore granata sfavillante del 2015. Dalla prima promozione… all’ultima. Perché quattro anni fa esatti si festeggiava l’ultimo successo in ordine di tempo della Salernitana che, sotto la guida di Leonardo Menichini, tornava in Serie B aritmeticamente da protagonista, battendo il Barletta 3-1 all’Arechi alla terzultima giornata di campionato dopo un’emozionante cavalcata. Nel quarto anniversario, il capocannoniere di quella squadra – Caetano Calil – non ha perso occasione di ricordare la gioia sui suoi social, con la colonna sonora di “Immortali” di Jovanotti. La speranza è che il trend possa proseguire, anche se occorrerà aspettare ancora trecentosessantacinque giorni, almeno.

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