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Il bunker fa acqua, a Torino altro pesante ko: Salernitana resta al palo

TABELLINO TORINO-SALERNITANA 4-0

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez (62′ Buongiorno); Singo, Lukic, Mandragora, Ansaldi (74′ Aina); Pjaca (74′ Praet), Linetty (74′ Pobega); Sanabria (85′ Rincon). A disp: Berisha, Gemello, Djidji, Vojvoda, Baselli, Brekalo, Warming. All: Juric.

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Gyombér (67′ Ribery), Strandberg, Gagliolo; Kechrida, Coulibaly M. (85′ Schiavone), Di Tacchio, Obi (57′ Coulibaly L.), Ruggeri (46′ Ranieri); Bonazzoli, Simy (56′ Djuric). A disp: Fiorillo, Russo, Bogdan, Delli Carri, Kastanos, Zortea, Vergani. All: Castori.

NOTE. Marcatori: Sanabria al 45′, Bremer al 65′, Pobega all’87’, Lukic al 91′. Ammoniti: Bonazzoli, Gyomber (S). Angoli: 7-5. Recupero: 4′ pt, 4′ st.

Un altro ko. Il terzo in tre gare. La Salernitana esce a bocca asciutta anche dall’Olimpico Grande Torino e resta mestamente ancorata sul fondo della classifica e senza punti. Un altro quattro a zero. Stavolta non al cospetto di una corazzata. A preoccupare sono i limiti della rosa a disposizione di Castori, già peraltro noti, e il perdurante atteggiamento remissivo che mette perennemente sotto pressione l’assetto difensivo della squadra. Contro un Toro tutt’altro che irresistibile e ampiamente rimaneggiato, Castori rinuncia ancora una volta a giocarsela. La timida reazione chiamata da Ribery dopo il doppio svantaggio non modifica le sorti di un match che la Salernitana poteva giocarsi con armi diverse. Se le avesse avute.

La Salernitana prova subito ad affacciarsi dalle parti di Milinkovic-Savic, ma è fuoco di paglia. Il Torino mantiene stabilmente il possesso palla, seppur con qualità e individualità diverse rispetto a quelle della Roma. La banda Castori si difende con compattezza ed ordine, lasciando sporadiche e non limpide occasioni ai granata di casa. Al 9′ giropalla sulla trequarti, Pjaca appoggia per Linetty che scarica per Sanabria il cui tiro è sporcato in corner da Ruggeri. L’incapacità di distendersi fa si che il Toro resti stabilmente proiettato in avanti e mette Strandberg e soci perennemente sotto pressione. Al 20′ classica azione da esterno a esterno, Ansaldi crossa per Singo che tira ma trova la deviazione di Ruggeri. Al 22′ disattenzione colossale, difesa ospite immobile sulla sponda di Sanabria per Pjaca che prova l’acrobazia a pochi metri da Belec ma liscia il pallone. Al 34′ colpo di testa di Bonazzoli su cross di Kechrida, primo timido tentativo della Salernitana.

Al 35′ annullato un gol al Toro. A difesa schierata lancio lungo di Bremer, Ansaldi sbuca dalle retrovie e supera Belec in pallonetto. Fuorigioco millimetrico ravvisato dall’assistente e confermato dal VAR. Al 36′ Milinkovic-Savic indugia col pallone tra i piedi sul pressing alto di Bonazzoli e regala il corner alla Salernitana. Calcia Obi, svetta Di Tacchio che timbra in pieno il palo.

Le azioni del Toro si sviluppano tutte sul binario difensivo destro granata dove Kechrida appare in tremenda difficoltà fin dalle primissime battute. Cross di Ansaldi, Sanabria svetta di testa ma trova Ruggeri ancora bravo in contrasto aereo a sporcare la traiettoria della palla. Sul sucessivo corner mischione furibondo, Singo colpisce di testa e Pjaca manca il tap-in a Belec battuto.

Al 45′ si materializza le beffa. Ancora Ansaldi sfrutta la quasi inesistente contrapposizione dell’inconsistente Kechrida, alza la testa e trova l’inserimento di Sanabria che ruba il tempo a Gagliolo e Ruggeri e firma il vantaggio del Toro. Doccia fredda per Castori che perde anche Ruggeri per infortunio muscolare. Entra Ranieri dopo l’intervallo, Castori non cambia spartito malgrado la perenne superiorità numerica del Toro sul binario destro granata. Doppio cambio al 56′: fuori Simy e Obi, dentro Djuric e Lassana Coulibaly. Il gigante bosniaco va subito vicinissimo al gol. Cross di Gyomber, Djuric prende il tempo a Zima e di testa sfiora il palo. Aureliano prende di mira Gyomber che commette qualche fallo di troppo. Dall’ennesima punizione causata dallo slovacco nasce l’azione del raddoppio Toro. Cross del solito Ansaldi che sfrutta la morbida contrapposizione di Bonazzoli, Bremer anticipa ancora una volta Gagliolo e non lascia scampo a Belec. Entra Ribery in luogo di Gyomber, squadra disposta col 4-3-1-2. Ma il match è ormai incanalato su binari da cui è impossibile uscire. E così arriva anche il tris. Azione nata manco a dirlo dalla corsia sinistra del Toro, stavolta è Mandragora che scodella a centro area dove il neo-entrato Pobega è lesto a scaraventare in rete con potenza il pallone. Non finisce qui. La Salernitana si sfalda ed arriva anche il poker. Lukic anticipa un Gagliolo in condizioni di forma imbarazzanti, si presenta a tu per tu con Belec e cala il poker. Un quattro a zero che non ammette scusanti e attenuanti. La gara che doveva essere della svolta rischia già di essere quella dei processi: Castori finisce sulla graticola, ma i limiti di qualità dell’organico appaiono ai più evidenti. Urge una svolta, ed alla svelta.

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