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Il Lecce sveglia la Salernitana: Pettinari e Maggio abbattono il muro granata e fanno volare i salentini

LECCE-SALERNITANA 2-0

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Maggio, Lucioni, Meccariello (39′ st Dermaku), Gallo; Majer, Tachtsidis (14′ st Hjulmand), Björkengren (39′ st Paganini); Henderson; Pettinari (27′ st Rodriguez), Coda (39′ st Yalcin). A disp: Bleve, Vigorito, Pisacane, Stepinski, Nikolov, Zuta, Calderoni. All: Corini

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Bogdan, Gyomber, Mantovani; Casasola, Coulibaly (30′ st Kristoffersen), Di Tacchio, Capezzi (22′ st Kupisz), Jaroszynski (42′ st Cicerelli); Djuric (22′ st Anderson), Tutino (30′ st Schiavone). A disp: Micai, Veseli, Sy, Boultam, Kiyine. All: Castori.

Note: Marcatore: 44′ Pettinari, 27′ st Maggio; Espulsi: Bogdan (S); Angoli: 8-4: Recupero: 3′ st

Arbitro: Chiffi di Padova (Longo/Prenna). IV uomo: Illuzzi di Molfetta


L’imbattibilità della Salernitana, durata 12 giornate, si ferma a Lecce. I granata ‘steccano’ nel big match del Via del Mare dove i gol di Pettinari – pupillo di Castori e attaccante inseguito in estate – e dell’eterno Maggio condannano la squadra di Castori alla prima sconfitta del girone di ritorno, la terza nel 2021. Una partita controllata a tratti dai padroni di casa, bravi a sfruttare il tasso tecnico superiore nelle triangolazioni offensive. Dopo la reazione dell’ippocampo ad inizio ripresa, l’espulsione di Bogdan per un fallo su Coda ha reso ancor più ostica la missione rimonta per la Salernitana, uscita dal campo stremata ma con la consapevolezza di dover subito reagire lunedì all’Arechi col Frosinone.

LA CRONACA. Nell’undici di partenza schierato da Castori non c’è Veseli ma Mantovani il quale non giocava dalla vittoria di Ascoli datata 20 febbraio. In attacco Djuric e Tutino con le solite scelte tra difesa e centrocampo. Corini risponde col 4-3-1-2, affidandosi ad Henderson alle spalle della coppia d’attacco composta da Coda e Pettinari. Le squadre partono con un atteggiamento di attenzione ma anche propositivo: dopo 7’ Di Tacchio va giù in area di rigore ma per il signor Chiffi l’intervento di Tachtsidis non è falloso. I padroni di casa cominciano a spingere il piede sull’acceleratore e sfiorano il gol due volte nel giro di un minuto: prima all’11’ con Mantovani che per poco non realizza un clamoroso autogol nel tentativo di anticipare Pettinari servito da Coda. Poi, sul successivo calcio d’angolo, Lucioni colpisce di testa prendendo bene il tempo a Gyomber ma trovando una grande risposta di Belec, decisivo già sulla precedente scivolata di Mantovani.

Col passare dei minuti il Lecce trova sempre più spazi e al 23’ va ancora una volta vicino al vantaggio, questa volta con Bjorkengren che si libera di Bogdan e colpisce di testa su un traversone di Majer ma la sfera termina di poco oltre la traversa. La squadra di casa ci riprova al 29’ con un sinistro rasoterra e potente di Henderson dopo un’azione da manuale con Coda e Pettinari, ma Belec è attento e bravo a respingere di piede. Passano tre minuti ed è Coda ad andare vicinissimo all’1-0: l’ex Benevento recupera un pallone vagante, dalla linea di fondo prova a metterla al centro ma trova la deviazione di Bogdan con la palla che finisce sulla traversa prima di essere allontanata da Jaroszynski. Intensità ma anche un pizzico di nervosismo in campo, nei minuti finali del primo tempo, con una scaramuccia in zona panchina subito sedata dal direttore di gara. Al 44’ viene interrotta l’imbattibilità di Belec, durata 681 minuti: lancio perfetto di Tachtsidis, bravo a pescare Pettinari lasciato tutto solo sulla destra. L’attaccante giallorosso punisce Castori, suo ex allenatore, con un diagonale preciso. Gol pesante con tanto di dedica a Mancosu, operato di appendicite in settimana.

La ripresa inizia con una Salernitana dallo spirito battagliero: dopo 3’ Capezzi si inserisce bene in area ma Lucioni lo anticipa. L’ex Sampdoria ci riprova poco dopo in rovesciata su un cross di Casasola ma non trova l’impatto col pallone che termina tra i piedi di Tutino la cui conclusione da posizione defilata termina di poco a lato. La Salernitana è in buon momento e va vicina a gol anche al 10’ con un velenoso cross di Jaroszynski sul quale arriva Meccariello ad allontanare. Al 57’ ci prova Di Tacchio con un sinistro di potenza dalla distanza ma questa volta la sfera termina oltre la traversa. I padroni di casa rispondono un minuto dopo con Pettinari che sfiora la doppietta: dopo il suggerimento di Coda si libera di Mantovani e calcia col destro sfiorando il palo. I salentini ritrovano fiducia e misure creando l’episodio che può cambiare la partita: al 64’ Bogdan atterra Coda che lo aveva superato in velocità dopo la verticalizzazione di Henderson. Chiffi mostra il cartellino rosso all’ex Livorno che accetta senza protestare la decisione del direttore di gara. Castori inserisce Kupisz e Anderson al posto di Capezzi e Djuric, con Mantovani spostato sulla destra e Jaroszynski abbassato sulla linea dei difensori. Corini invece inserisce Rodriguez che lascia subito il segno: suo l’assist vincente per Maggio che al 72’ chiude la partita con un preciso colpo di testa dopo una grande azione personale. Nel finale Castori inserisce Schiavone, Cicerelli e Kristoffersen ma la partita è in pieno controllo del Lecce che sfiora anche il tris con Yalcin, fermato solo da Belec. Al triplice fischio i giallorossi esultano per una vittoria che li può indirizzare verso il secondo posto anche in virtù dei risultati maturati sugli altri campi.

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