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Il pagellone di Salernitana-Juventus: disastro Kechrida, Ranieri il migliore

BELEC 4. Non può nulla sul vantaggio juventino, gravemente ed evidentemente colpevole su quello del raddoppio di Morata. Evita almeno il tris a tu per tu con Dybala.

VESELI 6. Gioca bloccato per arginare Bernardeschi. Resta attento, ci mette una pezza anche quando si trova in situazioni di inferiorità numerica. Partita quasi perfetta: l’unica incertezza è in condominio con Belec in occasione del gol di Morata, quando lascia sfilare il pallone col portiere che non esce.

GYOMBER 5. Parte concentratissimo alla guida della difesa, buona scelta di tempo negli interventi. Un po’ meno sul tallone di Kean al 36′, ma Fourneau non vede. Diventa capitano con l’uscita di Capezzi. Ci prova anche di testa su corner dopo il raddoppio ospite, su cui forse avrebbe potuto fare un pizzico meglio nel gestire Morata. Complessivamente una partita più che sufficiente, macchiata dalla sciocchezza del rigore provocato, poi sbagliato dalla Juve.

GAGLIOLO 6. Spende un giallo per limitare Dybala. Cerca l’anticipo spesso, gli riesce più volte ma è impreciso nei disimpegni successivi. Se pecca nell’impostazione, il mestiere del difensore lo fa bene al cospetto di top player: roccioso, senso di posizione. Ma non basta, con i fuoriclasse juventini.

RANIERI 6,5. Personalità in avvio nell’aggirare Kulusevski e anche nel dire la sua all’arbitro. Tiene bene la posizione, spinge di più nella ripresa ed è bravo a seguire l’azione – ma sfortunatissimo nell’esecuzione – nell’occasione in cui colpisce il palo. Lotta, non molla. Il migliore in campo, ancora una volta. Fuori prima del ’90 per scelta: è diffidato, Colantuono pensa a Milano (dal 36′ st JAROSZYNSKI sv. Nove minuti di affanni e imprecisioni).

KECHRIDA 4,5. Disastroso da ala destra, un filino meglio da mezzala. Fallo su Pellegrini al pronti-via. Un suo controllo sbagliato spiana la strada all’avversario per un cross su cui Kean non riesce ad avventarsi. Sempre da un suo intervento nasce il calcio di punizione dello 0-2 poi annullato dopo l’esame Var. Colantuono passa al 3-5-2 e lo sposta mezzala, dove i danni sono minori. (dal 5′ st SCHIAVONE 5. Sente la partita, liscia clamorosamente in mezzo all’area a tu per tu con Szczesny, proprio dove aveva sempre sognato di trovarsi dal giorno in cui è andato via dalla Juventus. Qualche minuto dopo cerca un tacco in area, altrettanto infruttuoso).

L. COULIBALY 6. Buoni spunti, ma gli resta troppe volte il pallone attaccato al piede. Voglioso, tenace, recupera diversi palloni. Fa piroette alla ricerca del movimento giusto dei compagni, ma lo trova in poche occasioni. Si affloscia nel finale.

CAPEZZI 5. Uno con le sue caratteristiche è mancato tanto negli ultimi due mesi. Torna titolare, pure capitano per l’occasione. Dybala e Kulusevski lo mettono in mezzo in occasione del vantaggio. Si vede che è arrugginito e non ha i 90′ nelle gambe (dal 5′ st DI TACCHIO 5. Cerca di dare il suo contributo, ma quelli in maglia gialla vanno a un’altra velocità).

ZORTEA 5,5. La presenza di Cuadrado lo tiene molto basso, nei primi 20′ non ne becca una. Colantuono lo riporta subito a destra. Più nel vivo da inizio ripresa, venti minuti arrembanti. Poi si eclissa.

BONAZZOLI 5. Carico a pallettoni, si spegne quasi subito. Un ottimo colpo di tacco smarcante per Lassana è lampo che fa gasare l’Arechi. Cerca invano qualche falletto. Il compito dei centrali avversari è tutto sommato agevole. Batte male un calcio d’angolo e una punizione laterale che avrebbero potuto dare chances importanti alla squadra. Per essere coccolato sempre e comunque, deve fare di più. (dal 36′ st VERGANI sv. La conoscenza del prato dell’Arechi anche per lui).

SIMY 5. Il tecnico gli dà un’opportunità contro la squadra che il nigeriano ha sempre punito, quando l’ha affrontata da padrone di casa. Opportunità ancora una volta non sfruttata a dovere. Dà una mano sulle palle inattive a sfavore. Pericoloso di testa al quarto d’ora, poi lo ipnotizza Szczesny al 23′ quando il suo scatto è comunque in fuorigioco. Ma Chiellini è Chiellini e di chances non ne ha altre fino a quando resta in campo. (dal 19′ st DJURIC 5,5. Entra per metterci il fisico, ma non trova palle vaganti in area avversaria. Col raddoppio della Juve la gara non ha più nulla da offrire).

ALL. COLANTUONO 5,5. Cambia panchina, si posiziona lato curva sud. A quanto pare, sarà sempre così d’ora in poi. Ma non basta: se non sei cinico e non sfrutti le poche occasioni che ti capitano, soprattutto contro le big diventa dura. Le assenze ora iniziano a pesare tantissimo. Lascia invariato il modulo rispetto a quanto visto a Cagliari e dà una chance a Simy dall’inizio. La sua squadra crolla però subito sotto il colpo di classe e potenza di Dybala. Dopo il raddoppio juventino poi annullato dal Var, cambia e passa al 3-5-2 portando Zortea a destra e Kechrida mezzala. Il miglioramento è sensibile e la sua squadra resta attaccata alla partita. A inizio ripresa fuori il tunisino e Capezzi, stanco, e dentro Di Tacchio e Schiavone. Juve superiore sotto ogni aspetto, anche fisico: i bianconeri arrivano prima sulla palla, oltre ad avere un tasso di qualità nettamente superiore. Però la Salernitana sfodera 15′ di fuoco fino al 20′, colpendo anche un palo sfortunato. Con il gol dello 0-2 la gara praticamente finisce e gli ardori campani si spengono. Testa a Milano, la salita si fa sempre più ripida.

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