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Indennizzi UEFA per i nazionali: ai granata circa 25mila euro, Juve top club di ricavi

Ogni qualvolta un giocatore di club va a giocare in Nazionale, la UEFA verserà un indennizzo nelle casse del club di appartenenza per il “prestito” dello stesso. La Serie A è al terzo posto nelle leghe europee per ricavi da indennizzo dietro a Premier League e Bundesliga tedesca. La Juventus è la squadra che riceve l’indennizzo maggiore con i bianconeri che si piazzano nella top tre europea davanti a Bayern Monaco e Borussia Dortmund. In Italia, sempre i bianconeri, sono i primi per ricavi, seguiti da Atalanta e Napoli.

I granata battono cassa dalla UEFA

Con l’ambizione di essere, in un futuro non troppo lontano, tra i top club italiani, la Salernitana di patron Iervolino si mette al passo con i tempi investendo sia dentro che fuori dal campo. Il rocambolesco ed entusiasmante mercato operato da De Sanctis ha regalato alla rosa di mister Nicola giocatori dal palcoscenico internazionale. Sono undici, infatti, i giocatori granata impegnati con le rispettive nazionali in questo stop di campionato e questo porta in cassa anche qualche piccola soddisfazione economica, l’ultima in termini di esordi, quella di ieri con Pasquale Mazzocchi (foto in alto dal sito ufficiale della FIGC). Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, l’UEFA elargisce poco più di 3600 euro a partita per ogni giocatore impegnato in Nations League o qualificazione europea: conta l’inserimento in distinta, non l’impiego effettivo.

Questa finestra frutterà all’ippocampo 25mila euro circa. La cifra potrebbe lievitare in occasione del Mondiale Qatar 2022 quando entrerà in scena la FIFA che distribuirà 216 milioni di euro tra tutte le società che forniranno giocatori alla fase finale. Il compenso sarà calcolato per ogni giornata di lavoro, non per partita (in media 8700 euro al giorno), partendo dalle due settimane che precederanno il match inaugurale fino al giorno successivo all’ultima gara giocata. La Salernitana dovrebbe spedire in Qatar tre giocatori (Dia, Piatek e Bronn), ma le spetterà solo un terzo del totale: il resto andrà ai club che hanno avuto i giocatori alle loro dipendenze nel biennio precedente.

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