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J.Stabia-Salernitana, il messaggio di Ciro Ferrara: “Sia una festa di sport. Di Gennaro è un elemento prezioso”

Recordman di presenze con la maglia della Salernitana, Ciro Ferrara è attualmente vice-allenatore della Juve Stabia, prossimo avversario dei granata tra sette giorni nella sfida in programma alle ore 15 presso il Menti di Castellammare.

Il difensore, intervistato dal collega Pasquale Tallarino nell’odierna edizione de Il Mattino, lancia un forte messaggio. Per certi versi in controtendenza dopo i vari episodi delle scorse settimane: “Vinca lo sport, trionfi la civiltà, tifino le famiglie. Auspico un derby bello, da gustare in campo e sugli spalti, una cornice di pubblico festosa. C’è un percorso ancora lungo da fare in Italia, se negli stadi risuonano i cori razzisti. Diamo noi l’esempio: Juve Stabia – Salernitana è una vetrina, un’opportunità”.

Ferrara analizza il momento vissuto dalle Vespe che nelle ultime cinque gare hanno totalizzato sette punti, frutto di due successi, un pareggio e due sconfitte: “Siamo reduci da un altro derby interno, contro il Benevento, squadra costruita per fare l’andatura. Noi dobbiamo salvarci e facciamo la corsa sulle altre cinque-sei strade ma la differenza con i sanniti non si è vista perché la squadra ha dato tutto, ci ha messo cuore, passione, attaccamento ai colori, si è compattata nelle difficoltà. Alla fine del match, c’è stato tanto amaro in bocca, abbiamo avuto un bel po’ da recriminare. La Juve Stabia è viva, ha coraggio, non molla, ha saputo far fronte alle numerose defezioni che stanno accompagnando la nostra stagione: abbiamo perso subito Mastalli, poi Carlini, era out anche Forte”.

Grande ex della partita sarà Davide Di Gennaro, lo scorso anno all’ombra dell’Arechi non ha lasciato il segno: “Un elemento prezioso per noi. C’è stato bisogno di un fisiologico tempo di carburazione. Per raggiungere un traguardo importante, la salvezza, ci sarà bisogno di tutti e di tutto: cuore, gambe ma anche un piedi buoni ed idee”.

Salernitana da mal di trasferta, con tre sconfitte esterne consecutive: “Così raccontano, ma è la stessa squadra che ad inizio campionato ne ha vinte tre di fila. Sono convinto che in primavera i valori tecnici di tutte le squadre verranno fuori e sarà più forte la linea di demarcazione che separerà chi dovrà giocare per salvarsi, per la promozione diretta o per i play-off”

Inevitabile non aprire il cassetto dei tanti ricordi in granata: “Non c’era programmazione, non si ricostruiva, ogni anno c’era il reset e restavo da solo con nuovi compagni. Facevo il terzino fludificante e a piazza Casalbore il primo giorno mi accolsero il masseur Bruno Carmando e Corrado Liguori perché loro erano gli accompagnatori… e introducevano. Poi un infortunio mi ha quasi cambiato in meglio perché ho imparato a fare il difensore centrale, mi sono adattato al sistema a zona”.

Ferrara ha svolto il ruolo di vice-allenatore anche con la casacca dell’Ippocampo, seppur per una sola partita nell’estate infuocata dell’esonero di Mario Somma: “Accettai la volontà della proprietà di cambiare, rimasi a disposizione e sotto contratto osservando partite. Il 23 novembre saremo avversari in una partita dalle forti emozioni, controverse come ogni volta che affronto la Salernitana”.

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