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Kiyine, 3 mesi al palo: dalla doppia cifra in granata all’esclusione dalle liste della Lazio

Sofian Kiyine sarà costretto a mordere il freno per i prossimi tre mesi. Il 23enne calciatore marocchino, infatti, non è stato inserito da Simone Inzaghi nella lista di calciatori impiegabili in Serie A, né in Champions League, nelle quali gli under sono considerati di età inferiore ai 22 anni (e non 23 come in Serie B). Fino all’ultimo Fabrizio Castori ha atteso buone nuove dal già affollato asse Roma-Salerno per avere a disposizione il ragazzo che, tuttavia, di contro ha aspettato una chance in massima serie. Che non è arrivata, anche lontano dalla capitale.

Al pari dell’altro ex granata, Davide Di Gennaro, il marocchino dovrà allenarsi a Formello senza possibilità di scendere in campo. Teoricamente potrebbe farlo in Coppa Italia – ma la Lazio entrerà tardi in scena, il 13 gennaio agli ottavi – oppure da fuori quota con la Primavera di Menichini, prospettiva non esaltante se non per mantenere un minimo di ritmo partita. Kiyine è andato in panchina in Serie A contro Cagliari e Atalanta nelle prime due gare giocate dai biancocelesti in campionato, poi è stato messo fuori con la consegna della lista definitiva. La sua storia ricorda molto quella capitata a Casasola nell’estate 2019: da giocatore spesso decisivo alla Salernitana a esubero fermo al palo nel centro sportivo della Lazio. Anche l’argentino aveva ritenuto opportuno – pur sostenendo i primi due giorni di ritiro a San Gregorio Magno con Gian Piero Ventura – provare a cercare fortuna altrove, salvo poi trovarsi di fronte alle resistenze di Lotito: o Salerno o niente. E Casasola fu costretto ad allenarsi in disparte a Formello fino a gennaio, quando fu poi prestato al Cosenza. Sembra esserci una sorte simile all’orizzonte anche per Kiyine, che aveva il desiderio di tornare a misurarsi con la massima divisione, dopo aver realizzato 11 gol in 36 partite tra Serie B e Coppa Italia con la Salernitana l’anno scorso. Dopo aver svolto il ritiro precampionato agli ordini di Simone Inzaghi, pensava di poter avere più chances, poi Lotito ha chiesto di riportarlo a Salerno. Il punto d’incontro non è stato trovato. Senza alcun dubbio, una condizione che penalizzerà Kiyine anche in chiave Nazionale: dovrà, per il momento, accantonare le sue velleità.

Diverso il discorso per Jean Daniel Akpa-Akpro e Djavan Anderson. Il primo ha convinto Inzaghi su tutta la linea e potrà disputare anche le competizioni UEFA. Per l’ivoriano è una vera e propria rinascita, visto che ha riconquistato anche la Nazionale. Merito va sicuramente alla sua forza di volontà, ma anche all’esperienza di Salerno soprattutto con Gian Piero Ventura che gli ha permesso di rilanciarsi anche fisicamente, dal punto di vista di quella continuità fisica che aveva perso a causa di numerosi infortuni avuti nelle precedenti annate (non sempre frutti di gestioni impeccabili). Non è mai stata in discussione la sua permanenza a Roma, benché Castori avrebbe certamente riaccolto il polivalente centrocampista a braccia aperte. Per Djavan Anderson – olandese che a stretto giro potrebbe diventare nazionale della Jamaica per via delle sue origini – un inserimento last minute nella lista, visti gli infortuni occorsi a Radu e Bastos che rendono necessaria la disponibilità di un esterno in rosa. In ogni caso, per motivi più o meno simili, l’anno scorso Djavan aveva avuto modo di essere impiegato 6 volte in Serie A dalla Lazio. Ha scongiurato il rischio di finire fuori lista e proverà a giocarsi le sue chances.

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