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Kiyine, amico Comunale: lo stadio del suo primo gol per riprendersi la Salernitana

Sofian Kiyine aveva ancora il codino quel 16 dicembre 2017 sul sintetico del Comunale di Chiavari: assist di Matteo Ricci dopo un corner e destro a giro beffardo del marocchino sul palo (più lontano) del portiere. Più o meno così il primo gol da professionista dell’ex calciatore del Chievo con la casacca dell’ippocampo, aprendo le danze nello 0-2 con cui Stefano Colantuono esordì sul campo dell’Entella. Fece un po’ tutto chi è granata ancora oggi: fallo di Mantovani su Diaw in area e successivo rigore neutralizzato da Adamonis a Troiano.

Kiyine in azione contro il Frosinone a pasquetta (foto Francesco Pecoraro/TanoPress)

Qualche anno, partita (e capello) dopo, Kiyine cerca riscatto dopo che la terza avventura a Salerno non è iniziata nella maniera più brillante, in quanto a prestazioni. Contro il Frosinone ha festeggiato la sua centesima partita in Italia e Castori gli ha dato fiducia come mezzala, incrementando il tasso qualitativo dell’undici titolare: una discreta partenza, poi un momento di appannamento e infine qualche sprazzo dei suoi. Gli standard del miglior Kiyine visto a Salerno – con Bollini, Colantuono e logicamente Ventura, che lo ha portato a quota 10 gol anche se la maggior parte su rigore nello scorso torneo – sono ancora lontani. Un pizzico di smalto in più, tuttavia, l’ha recuperato e Fabrizio Castori lo sa. Il tecnico e la Salernitana sono bisognosi di episodi figli di piedi educati come quelli di Kiyine, al quale occorrerebbe a sua volta un gol, un assist, un qualcosa di favorevole ed autostimolante per tornare a dare il contributo di genio e sregolatezza che ci si aspetta da un elemento forte come lui. Un po’ mezzala, un po’ ala sinistra, un po’ mezza punta: il calciatore nato in Belgio può essere utile in tre posizioni – tra 3-5-2 e il rispolverato 4-4-2 – soprattutto in un momento della stagione in cui le scelte a centrocampo si sono assottigliate, con Dziczek ai box da un mese e mezzo e l’ingresso di Coulibaly in infermeria per due settimane. Per tutto ciò, un manto erboso che evoca bei ricordi – nonostante sia artificiale – potrebbe essere di buon auspicio. L’allenatore sta seriamente valutando di confermare Kiyine nella formazione iniziale e ci sono ancora tre giorni di tempo per effettuare le scelte.

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