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La riflessione: i granata hanno pagato multe per 125mila euro dal 2021, “perfetta” media

Cosa farci con 125mila euro? Tanto. Si può acquistare un dignitoso immobile, vivere di rendita per anni se parsimoniosi e tanto altro. La somma delle ammende che, di volta in volta, la Salernitana ha dovuto pagare dal suo ritorno in A nel 2021. Soldi che senza dubbio avrebbero potuto essere destinati a scopi più utili. La cifra complessiva spesa in ammende è di 1,6 milioni di euro a carico degli otto club di massima serie con bacino d’utenza più ampio dal 2017 ad oggi ed è bilanciata da una media di poco inferiore ai 40mila euro da una singola società in una stagione calcistica, secondo uno studio di Repubblica. Il giudice sportivo, ad ogni turno di campionato, sanziona soprattutto l’esecuzione di cori discriminatori, lancio di oggetti di vario genere sul rettangolo di gioco compresi petardi, bengala, fumogeni, accendini, l’utilizzo di laser e l’esposizione di striscioni dal contenuto offensivo.

I numeri

La società di Danilo Iervolino si mantiene perfettamente nella media dei club di A. Nella stagione in corso, giunta ormai alla 29ma giornata, sono stati sborsati ben 41mila euro dalle casse del club granata, per ammende comminate dal giudice sportivo in riferimento a intemperanze dei propri sostenitori. L’ultima in ordine di tempo risale alla gara interna contro il Bologna, di 2mila euro per il lancio di un fumogeno sul rettangolo di gioco. Nonostante l’introduzione di materiale proibito sugli spalti, spesso a “salvare” il club di Iervolino (e non solo) è l’esimente di cui art. 29 del CGS, applicata dal giudice sportivo nel caso in cui la società abbia collaborato con le istituzioni preposte per prevenire la commissione di atti violenti da parte dei propri sostenitori o, ex post, si sia attivata per porvi rimedio. È questa una circostanza molto ricorrente, si è verificata anche dopo la gara dello stadio “Picco” di La Spezia. I sostenitori dell’Ippocampo avevano introdotto nel settore a loro dedicato materiale pirotecnico. Stessa violazione dell’art. 25 del CGS, con conseguente applicazione del 29, era avvenuta anche sugli spalti di San Siro nella sfida al Milan.

In totale

Le casse della Salernitana hanno sborsato 125mila euro in 67 gare ufficiali disputate a partire dall’agosto 2021. In questa stagione sportiva, iniziata con la squalifica per un turno del settore distinti e annessa ammenda di 30.000 euro, comminata per i fatti risalenti all’ultima del 21/22 contro l’Udinese, il match più “salato” per il club della Bersagliera è stata la sfida all’Hellas Verona dell’ottobre scorso: 10mila euro per la famosa invasione di campo di un proprio sostenitore e 3mila euro per il lancio di un bengala sul rettangolo verde. Statisticamente, i supporters granata causano danni economici al club soprattutto per il lancio di oggetti: a Firenze 10mila euro per il lancio di fumogeni anche nei settori occupati dai tifosi di casa, all’Arechi contro Milan e Napoli 4mila euro per match, a Lecce ammenda di 5mila euro.

Salernitana-Lazio, la curva sud (foto Francesco Pecoraro)

Il doppio nel 21/22

A causa delle ammende complessivamente pari a 40mila euro dopo la pazza gara contro l’Udinese all’ultima di campionato, la Salernitana ha pagato ben 84mila euro di multe nel 2021/22, anno del ritorno in massima serie. Il doppio del 22/23, considerando comunque che questo campionato è ancora in corso. Il 22 maggio scorso, il lancio di oggetti e fumogeni in campo e i cori insultanti nei confronti di Pereyra avevano portato alla chiusura del settore distinti, squalifica poi scontata nel match di Coppa Italia dell’agosto successivo contro il Parma. Era “costato” 4mila euro il lancio di coriandoli bianchi e granata nel pre-gara di Salernitana-Fiorentina, altro tassello importante per gli uomini di Nicola verso il traguardo salvezza. Decisione quantomeno discutibile ma comunque motivata dal ritardo causato all’inizio della partita. Nella prima all’Olimpico contro la Lazio, il settore ospiti, che poteva contare su più di 6mila sostenitori nell’impianto capitolino, aveva impressionato presenti e addetti ai lavori. Il “calore” del popolo salernitano e la tanto agognata sfida al club dell’ex patron Claudio Lotito non poteva giustificare il lancio di petardi e fumogeni in campo, con uno di essi che danneggiò pure l’impianto audio della Curva Sud. Tutto ciò era costato ben 10mila euro alle casse dell’allora trust nelle mani dell’amministratore Ugo Marchetti.

Roma la più sanzionata

Lo studio realizzato dal quotidiano La Repubblica ha messo a confronto i dati delle grandi di massima serie a partire dal 2017. La Roma è la squadra più multata con 357mila euro, seguono Atalanta con 299mila e Napoli con 279mila euro al terzo posto. La quarta tifoseria più multata è quella dell’Inter (174mila euro), poi Milan (151), Lazio (150), Juventus (117) e Fiorentina (103). Come sottolinea lo studio, nel computo non influisce l’ampiezza del bacino d’utenza, ma le ammende dipendono dai comportamenti delle frange calde del tifo e da quanto questi siano vistosi. I cori beceri vengono sanzionati con ammende di 5mila euro, l’utilizzo di materiale pirotecnico va dai 2mila ai 6mila euro, ma dai 10mila ai 15mila nel caso di lancio degli stessi verso il settore ospiti. Gli ululati razzisti, invece, portano direttamente alla chiusura dei settori, come accaduto nella semifinale di andata di Coppa Italia tra Juventus ed Inter, con la curva bianconera protagonista di cori beceri all’indirizzo di Romelu Lukaku. Dunque, ad incidere non è solo il numero di supporters al seguito: la Salernitana è “pienamente” nella media ma l’auspicio è di abbassarla notevolmente. In questa stagione, le tifoserie più “violente” sono state quelle capitoline: 65mila euro di ammende comminate alla Lazio, mille euro in meno alla società dei Friedkin.

 

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