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“Liberate la Salernitana”, poi il silenzio: all’Ardenza settore ospiti senza drappi

LIVORNO. L’amarezza al cospetto degli amaranto, la contestazione che progressivamente lascia spazio al silenzio. I tifosi della Salernitana a Livorno erano entrati con qualche minuto di ritardo rispetto all’inizio e la maggior parte è uscita ben prima del fischio finale del signor Di Paolo. Un anticipo della diserzione che dal prossimo turno di campionato terrà banco all’Arechi. Nulla hanno potuto anche oggi gli ultrà dell’ippocampo, che hanno avuto accesso allo stadio praticamente in concomitanza con il gol del vantaggio livornese. Niente drappi, niente bandiere, niente cori di incitamento per i circa 200 sostenitori giunti all’Ardenza nel settore ospiti. Molti componenti del consueto zoccolo duro hanno iniziato la procedura di diserzione già da oggi, finanche i club di tifosi della Salernitana di stanza al nord Italia. “Liberate la Salernitana”, il coro che si è levato dal settore subito dopo il gol di Rocca. Anche prima, canti contro la proprietà (e i supporters labronici) da parte dei sostenitori campani. Nella ripresa, al materializzarsi della sconfitta, è calato il silenzio. Si è trattato della seconda peggior trasferta – numericamente parlando – della stagione, dopo i 71 di Palermo. Ma nel caso del viaggio in Sicilia, c’era l’impervia logistica a giustificare le poche macchie di pubblico di fede granata. Più che deluso dall’andamento della stagione e della partita.

Sugli spalti, ad assistere all’ennesima débacle degli uomini di Gregucci, c’erano anche due ex calciatori della Salernitana che – seppur in due diverse epoche – hanno contribuito a far gioire la torcida granata, come Davide Moro e Vittorio Tosto. Entrambi “toscani adottivi”, visto che hanno avuto modo di costruire buona parte della loro carriera in quella regione, dove risiedono, hanno approfittato per sbirciare i granata. Sono rimasti, anche loro, amareggiati.

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