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RILEGGI IL LIVE. Esonero e dietrofront: Iervolino spiega le ultime 48 ore in conferenza

ORE 16.55 – Infine, sul mercato: “Il direttore sportivo ha già pensato a qualcosa, ma questa è una squadra forte e che deve essere valorizzata. O viene qualcuno forte a darci una mano, oppure è meglio non prendere nessuno. L’identikit che cerchiamo è quello di calciatori già forti e pronti da far scendere in campo, come Ochoa e Nicolussi Caviglia. Dobbiamo seguire questo solco e ritrovare lo spirito interno e la voglia di far bene”.

ORE 16.50 – Sul casting allenatore e il derby: “Gli allenatori sono identikit di persone ognuna diversa dall’altra. Ne ho incontrati tanti forti, ma differenti tra loro. L’allenatore è un leader che interpreta il suo pensiero. Nicola ad oggi è sempre quello che secondo me può dare di più alla sua squadra. Poi il calcio è il gioco più bello del mondo, non è un dramma quando un professionista viene sostituito. Sono stato tacciato di essere troppo decisionista, poi poco decisionista, poi si è detto di voler decidere da solo. Nel calcio tutto è opinabile, ma questo è il bello. L’importante è che non si sfoci nella illegalità. Salernitana-Napoli? È la partita del mio cuore, sarà il derby delle squadre campane tra la formazione che macina il gioco più bello d’Italia e una Salernitana che ha voglia di riscattarsi. Sono convinto che sarà un bello spettacolo, mi auguro con una totale sintonia tra tutte le componenti, società, squadra e tifosi”.

ORE 16.45 – Ora la palla passa alla squadra: “Se i contratti dei giocatori potessero essere risolti, si farebbero altre scelte e non parlo della Salernitana, ma in generale. I giocatori sono i primi responsabili e da loro ci aspettiamo molto di più, già dalla prossima partita”.

ORE 16.40 – Iervolino risponde ai tifosi che si dicono disorientati: “Col tempo daremo insieme un significato alle scelte. Mi dispiace per i tifosi, mi auguro che leggendo le mie parole possano sentirsi meno disorientati e confusi. Credo molto nella fiducia e nelle storie degli uomini. Le grandi cose non vengono dalla polvere di stella. Richiedere fiducia e fare a pugni per riottenere quello che si è perso nasconde lo spirito giusto. Il mio pensiero non ha retorica e secondi fini. Posso sbagliare o fare le cose per bene. Se avessi fatto le cose con moderazione, la Salernitana non starebbe giocando in Serie A. Ci mettiamo passione ed impegno, spero che i tifosi nel prossimo comunicato possano dirsi contenti e felici”.

ORE 16.35 – Fiducia a tempo per Nicola? “Tutto è a tempo, dal presidente ai giocatori. Cosa ho chiesto a Nicola? Gli ho detto di aver visto una squadra scarica, che perde tutti i duelli e che esprime un gioco raffazzonato. È una squadra che deve correre di più e ritrovarsi nel gioco di Nicola, senza prendere altre imbarcate. Accordi con altri allenatori? Se prima di Bergamo ci fosse stato un altro allenatore sarebbe arrivato dopo due ore. Invece ci abbiamo pensato tanto, in tanti si sono proposti, anche nomi importanti. Chi stava per firmare non era tra i nomi apparsi sui giornali. Ad un presidente che ha ad oggi ha messo 37 milioni di euro, dire che ha riconfermato Nicola per risparmiare è quasi offensivo. La scelta non è stata questa. Stiamo lavorando per ricostruire un equilibrio interno e dare intensità”.

ORE 16.30 – Da Sabatini e De Sanctis“Ho un ottimo rapporto col direttore Sabatini. Io vivevo un momento difficile, che solo lui sapeva, e anche i tempi non sono stati favorevoli, ma dopo 15 giorni ci siamo sentiti e abbiamo chiarito. Con lui c’è un rapporto autentico, lui è e resterà una leggenda del calcio. Avendo raccolto una salvezza storica, i salernitani sono chiaramente legati alla figura di Sabatini, ma col tempo si legheranno anche alla figura di De Sanctis e a chi verrà dopo. De Sanctis devo difenderlo di più, è un ragazzo che ce la mette tutta. Tantissimi calciatori inizialmente hanno sofferto il campionato italiano, ma ricordiamo che Lovato e Pirola erano i 20enni più cercati in Italia, per Daniliuc abbiamo dovuto sfidare il mondo, abbiamo preso degli attaccanti formidabili. Fino a quattro partite fa la squadra era formidabile, oggi il primo criticato è De Sanctis e la cosa non mi piace. Sono stati fatti investimenti importanti che verranno ripagati, ma non facciamo il solito giochetto del capro espiatorio. A Salerno si dà tanta attenzione al direttore sportivo, ma chi fa la squadra con le scelte è il presidente. Potevamo fare meglio, ma non mi sembra che abbiamo bucato del tutto. Le critiche sono importanti quando sono costruttive, ma quando sono solo prese di posizione aggressive, quelle mi danno fastidio e spero che sui social i tifosi possano abbassare i toni di scontro, perché anche noi dobbiamo trovare un po’ di armonia”.

ORE 16.25 – Iervolino ribadisce: “Il progetto non ha subito rallentamenti. Nicola è stato sfiduciato, ora ha riottenuto fiducia. Mi aspetto tanto da lui come giusto che sia, mi ha chiesto un atto di fede e riconoscenza. Per quanto riguarda classifica e le ambizioni, naturalmente bisogna iniziare a vedere con concretezza quello che è l’obiettivo primario. Il minimo è la permanenza in Serie A, ad oggi cominciamo a fare focus perché dobbiamo essere realisti. In passato pensavo di dare energia e una spinta ad una squadra che anche in termini di personalità doveva crescere. Se tornassi indietro, non so se lo rifarei. Non so se la scelta migliore è quella di essere sempre prudente o ambizioso. L’unico modo per saperlo è vedere i risultati. Ad oggi pensiamo alla salvezza e a dare a Salerno dignità calcistica. 

ORE 16.20 – Il ruolo dei giocatori nella scelta del ritorno di Nicola: “Abbiamo sentito la squadra, ma  deve essere allenata e non deve scegliere l’allenatore. Mi faceva piacere sentire alcune loro riflessioni su una scelta inusuale, atipica. Il calcio deve evolversi, prendendo scelte che possono apparire impopolari. Devo dire che Nicola, come ho sempre detto, è l’allenatore giusto per la Salernitana. Anche lui deve trovare equilibrio e manico, solo lui può trovare la serenità in sé stesso e mi auguro che possa avvenire il prima possibile. Cosa deve cambiare? Non possiamo sentirci mortificati, io come presidente, azionista e tifoso. Poi ci sono i risultati che sono importantissimi, ma devono essere letti in comparazione con le altre squadre. Ad oggi abbiamo nove punti di vantaggio sulla terzultima, ora affronteremo Napoli, Lecce e Juventus. Poi il campionato si normalizzerà e avremo un calendario ragionevolmente più tranquillo. Mi aspetto di fare punti già nelle prossime partite, ma anche tenendo conto delle concorrenti. L’esonero non si sarebbe consumato con un risultato diverso, ha pesato l’imbarcata”.

ORE 16.10 – Inizia la conferenza stampa di Danilo Iervolino che spiega quanto accaduto nelle ultime quarantotto ore: “Era doveroso fare chiarezza con città e tifosi. In questi mesi, si è acuito fantomaticamente un problema interno della Salernitana, tra il management e la direzione tecnica. Questa cosa non è assolutamente vera, se tra due uomini non ci si può dire nulla davvero siamo al paradosso. Crediamo che la squadra sia stata costruita bene, crediamo anche che nelle ultime partite abbia sofferto una mancanza di concentrazione. Questa è una squadra che deve far bene e sorprendere. La partita di Bergamo non è stata segnata solo da una imbarcata di gol, ma la cosa che ha fatto capire che qualcosa non andava era la mancanza di volontà di giocare a calcio. Non ci sono state ammonizioni, come se non ci fosse percezione del pericolo. Mi sono sentito in dovere di cambiare e in una squadra si cambia il progetto tecnico attraverso l’allenatore, persona che io stimo tantissimo. Ha un coraggio e una umanità fuori dal comune. Si sono offerti un centinaio di allenatori da ogni parte del globo, avevamo tracciato un identikit aderente alle nostre esigenze e avevamo iniziato dei colloqui, io e il direttore sportivo, senza fare una scelta di comodo da dare in pasto alla piazza. Ieri è successa una cosa unica nel mondo del calcio: io e il mister ci siamo sentiti, tramite il direttore sportivo mi è arrivato il messaggio del mister. È stato lui a portare il messaggio, spendendo parole positive per l’allenatore. Ho sentito il mister e mi ha detto delle cose importanti sulla città, sull’affetto che ha per me e per i tifosi e sui suoi errori commessi. Una persona ti manca solo quando la perdi e questa cosa poteva essere gestita solo così. Delle parole mi hanno colpito, avevamo già pensato ad una sostituzione, ma per il bene della società è giusto che il mister abbia un’altra chance, con l’impegno di portare avanti una squadra che giammai deve patire un disagio ed una mortificazione come quella di Bergamo”.

ORE 16.05 – Qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia: tra pochi istanti l’inizio della conferenza stampa di Danilo Iervolino.


Danilo Iervolino spiega le quarantotto ore più pazze della storia della Salernitana. Il presidente granata incontra  virtualmente la stampa in videoconferenza: l’8-2 di Bergamo, la scelta di esonerare Nicola dopo i due punti nelle ultime sei partite, i sondaggi con tantissimi profili alternativi e poi alla fine il ritorno sui propri passi. Tutto in due giorni e con il Napoli all’orizzonte. Segui il live testuale della conferenza su SalernitanaNews.it, aggiornando costantemente questa pagina a partire dalle 16.

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