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Lotito, ti piace vincere facile? All’Arechi passa la Lazio ma perde lo spettacolo

TABELLINO SALERNITANA-LAZIO 0-3

SALERNITANA (3-5-2): Belec; Delli Carri, Motoc, Veseli; Kechrida, Schiavone, Di Tacchio, Obi (22′ st Ruggeri), Ranieri (31′ st Perrone); Gondo (37′ st Vergani), Bonazzoli. A disp: Guerrieri, Cannavale, Russo, De Lorenzo. All: Colantuono.

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Hysaj, Luiz Felipe (38′ st Vavro), Patric, Marusic (13′ st Lazzari); Milinkovic-Savic, Cataldi (13′ st Leiva), Luis Alberto; Pedro (40′ pt Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni (38′ st Romero). A disp: Reina, Adamonis, Floriani Mussolini, Bertini, Muriqi, Moro. All: Sarri.

Arbitro: Abisso di Palermo (Nichelino/Lanotte). IV uomo: Volpi. Var: Nasca (Tegoni)

NOTE. Marcatori: Immobile al 7′ e 10′ pt, Lazzari al 21′ st. Ammoniti: Cataldi, Lazzari, Luiz Felipe (L), Schiavone, Ranieri (S). Recupero: 2′ pt, 2′ st. Angoli: 3-8.

 

The show must go on. Salernitana-Lazio si gioca, ma il motivo è oscuro a tutti. O forse no: la Lega ha deciso che il pallone debba rotolare sempre e comunque. Pur nel persistere d’un focolaio Covid che in casa Salernitana non accenna minimamente a placarsi: sono sette in totale i positivi, due gli incerti. Questione di protocollo, per ora vale (ancora) quello dei tredici disponibili. Ci sono? Ed allora palla al centro, si gioca. Ma quello visto all’Arechi è tutto fuorché calcio.

 

LA CRONACA. Quattordici in totale le defezioni per Colantuono, costretto ad attingere a piene mani alla Primavera di Procopio per completare la distinta. C’è il moldavo Motoc nei tre di difesa con Delli Carri e Veseli. Tra i pali Belec, a centrocampo Kechrida e Ranieri esterni, Schiavone, Di Tacchio ed Obi in mezzo. In attacco Bonazzoli e Gondo. Sarri si affida al 4-3-3 classico: accanto a Luiz Felipe c’è Patric, tridente formato da Pedro, Immobile e Zaccagni.

 

Al 7′ la Lazio già passa. Colpevolmente dimenticato da Veseli, Milinkovic Savic buca la difesa granata e con la coda dell’occhio serve Immobile, implacabile nel battere un Belec poco reattivo.

Al 10′ raddoppio biancoceleste. Filtrante di Cataldi, Ranieri cicca l’intervento  e concede metri decisivi a Pedro che manda in porta Immobile per il più semplice dei tap-in. La gara praticamente finisce prima d’iniziare, per gli uomini di Sarri diventa poco più d’un allenamento. Al 36′ Immobile sfiora il tris con un colpo di testa che si stampa sulla traversa su calcio da fermo di Luis Alberto. I biancocelesti giochicchiano e s’accontentano facendo arrabbiare Sarri in panchina. Si va al riposo dopo un contropiede in superiorità numerica sprecato da Luis Alberto.

L’avvio di ripresa è tutto di marca Salernitana. Al 2′ break di Gondo, ma la conclusione di Bonazzoli è debole tra le braccia del fischiatissimo Strakosha. Buon momento dei granata, sessanta secondi e al tiro ci va l’ivoriano ma non inquadra lo specchio. Delli Carri mura Immobile, sull’altro fronte Bonazzoli colpisce Patric da buona posizione. Il terzo gol arriva al 21′ con una ripartenza biancoceleste in campo aperto. Ranieri resta attardato, Immobile cambia gioco per Luis Alberto, bravo a mandare in porta il neo entrato Lazzari. L’ex Spal supera Belec in uscita e si lascia andare ad un’esultanza smodata. Il finale è pura accademia: c’è spazio per il ritorno in campo di Ruggeri e per l’esordio del 2003 Perrone per l’esausto Ranieri. Belec nega il poker a Immobile quasi allo scadere.

Finisce con la scontata vittoria della Lazio una gara senza senso. Eppure in avvio di motivazioni e significati ce n’erano a iosa. Occorre intervenire immediatamente e seriamente per ridare credibilità al campionato. Possibilmente non preoccupandosi unicamente del fitto calendario delle big che rende complicati eventuali recuperi.

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