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Machine learning, IA e impresa: così Iervolino vuole “digitalizzare” la Salernitana

È anche così che si fa calcio. Idee, concretezza e programmazione. Si è appena presentato alla città, ma Danilo Iervolino sembra già avere progetti seri. E a tutto campo. In due ore di conferenza stampa, il nuovo presidente (sì, suona decisamente meglio di “proprietario”) del club granata ha messo sul tavolo i diversi programmi sviluppati di concerto con il suo pool di esperti, ma tutti con un comune denominatore. 

L’IA applicata allo sport

L’impegno dell’imprenditore di Palma Campania vuole rivoluzionare l’industria calcistica, portando innovazione e nuove tecnologie. Dal campo all’infermeria, dagli allenamenti alla rapporto con la città. Una visione molto aziendalista, quella di Iervolino, vicina alla mentalità dei top club europei. “Stiamo elaborando un progetto con Technogym per un laboratorio di medicina personalizzata per le performances degli atleti nel settore calcistico” – ha svelato il nuovo presidente – “Il progetto in questione mira a prevenire infortuni, migliorare la dieta, è un percorso con algoritmi di intelligenza artificiale”.

Iervolino ha fatto dell’Università Telematica Pegaso una realtà all’avanguardia grazie all’impiego di nuove tecnologie, con le quali (per forza di cose) anche altri atenei hanno dovuto interfacciarsi con la crisi pandemica. E, di pari passo, i sistemi di intelligenza artificiale ormai permettono di riprodurre pedissequamente il ragionamento umano, con il raggiungimento di nuove frontiere che fino a qualche decennio fa sembravano imbattibili. L’IA, come già sta accadendo negli ultimi anni anche nello sport, affiancherà il fattore umano dell’allenatore, immagazzinando dati (i c.d. “big data”) dalle partite alle sedute di allenamento. 

Le ultime evoluzioni

Uno tra i club guida è il Liverpool di Jurgen Klopp, che grazie all’azienda partner DeepMind riesce oggi a studiare ogni minimo dettaglio nella preparazione delle partite. Grazie a GPS, machine learning e sensori di ultima generazione, i match analysts hanno molto lavoro da svolgere.

Photo credits: “Advancing Sports analytics through AI Research” by DeepMind with Liverpool

La startup PlayerRank, sviluppata dall’università di Pisa e già partner di alcuni club, sta studiando nuove applicazioni per aiutare il settore scouting nel reperire nuovi talenti e per prevenire gli infortuni. Probabilmente i “puristi” storceranno il naso, ma tant’è. Il binomio tra machine learning e mondo dello sport è soltanto agli inizi. Ma, come sempre, le innovazioni non sono esenti da aspetti negativi. Non a caso, nel maggio del 2020 l’AS Roma ha firmato un accordo con la società leader Acronis. Gli obiettivi comuni definiti nel progetto (Acronis Cyber Project) hanno riguardato anche lo sviluppo di sistemi di protezione dei dati immagazzinati e portati in backup dalla machina e di lotta alle minacce informatiche. Anche gli orizzonti normativi sul punto hanno, negli ultimi anni, fatto importanti passi in avanti a tutela dei dati e per arginare i programmi malware. Non a caso, a partire dal 2020 la maggior parte dei reati sono stati informatici ed hanno attaccato piattaforme e dati immagazzinati online. Il GDPR, regolamento europeo e acronimo per General Data Protection Regulation del 2016, e il codice della privacy del 2003 sembrano ancora insufficienti sul punto. Infatti, nel 2013 era già stata istituita dall’UE l’EC3, ovvero il centro europeo di lotta ai cybercrimini in quanto corpo di polizia annesso all’Europol. Insomma, gli algoritmi della macchina per correggere gli errori umani e per apportare miglioramenti oculati e pignoli alla preparazione atletica. Per aiutare il salvataggio, catalogazione, reperimento e sicurezza dei dati. La Salernitana sarà all’avanguardia anche su questo. Verosimilmente quindi, faranno ingresso nell’organigramma societario nuove figure, alcune probabilmente inedite nel mondo calcistico, che possano coinvolgere la vita quotidiana degli atleti a 360 gradi. Ma non finisce qui.

Una società all’avanguardia 

L’innovazione guidata da Danilo Iervolino farà uso della tecnologia e della digitalizzazione anche nel rapporto con la piazza di Salerno. IA e ML improntata sulla sostenibilità aziendale. Tant’è vero che l’imprenditore di Palma Campania ha spiegato in conferenza stampa che “è impensabile avere una biglietteria ancora statica, non dinamica. Studieremo un’app con flussi premianti per i fedelissimi, per chi arriva con famiglia e figli. La squadra di calcio è un’industria che deve generare profitto ma ha una ricaduta sociale formidabile, ha una valorizzazione non solo economica ma anche intangibile come audience dei tifosi. Cercherò di abbracciare la rivoluzione digitale. La Salernitana deve essere un prototipo di cui, vedrete, ci saranno molti tentativi di effettuare copie”.

Dunque, una società di calcio come esercizio di attività d’impresa rivolta alla remunerazione economica da un lato e, dall’altro, un approccio più vicino allo zoccolo duro del tifo e alla città. Nascerà un’applicazione del club per accesso allo stadio, acquisto di biglietti nonché per altre attività collegate all’Ippocampo, anche negli istituti scolastici. Per quel che concerne l’emissione di tagliandi per le gare, tutti i club hanno già sperimentato i sistemi di prevendita online (seppure con qualche problema tecnico). Ma nell’idea del nuovo presidente c’è di più. Il club dell’Ippocampo dovrà essere un polo di attrazione per le nuove generazioni, all’avanguardia nell’uso dei nuovi sistemi informatici nell’area marketing e comunicazione. Insomma, tutto ciò che è mancato fino ad ora. Sulla falsa riga dei top club, ma con un tocco di “rivoluzione”, come annunciato da Iervolino stesso. Naturalmente tutto passerà anche attraverso il merchandising “fin qui poco sfruttato dalla precedente proprietà anche in termini di ricavi, oltre che di valorizzazione”. È anche così che si fa calcio.

 

 

 

 

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