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Magic moment Caputo: esordio in Nazionale con gol per l’ex attaccante granata

A tutta birra. Ciccio Caputo conferma di attraversare un eccezionale momento di forma psicofisica e timbra per la prima volta anche il cartellino con la maglia della Nazionale. Nella gara contro la Moldova disputata al Franchi di Firenze, l’ex attaccante della Salernitana ha spillato la prima pinta – parafrasando la sua passione per le “bionde” – in maglia azzurra. Il centravanti del Sassuolo al minuto 23 ha dettato il passaggio per il filtrante di Biraghi con il classico movimento in profondità tra i centrali difensivi avversari. Implacabile poi la realizzazione a tu per tu con il malcapitato Koselev, costretto a raccogliere per ben cinque volte il pallone in fondo al sacco già nel primo tempo. L’ex granata ha propiziato anche l’autorete di Posmac per il momentaneo 4-0. Nella ripresa risultando ulteriormente arrotondato fino al definitivo 6-0, per Caputo 75 minuti in campo.

Caputo è transitato a Salerno nella stagione 2009/2010, annata maledetta culminata con la mesta retrocessione dei granata all’ultimo posto in classifica dopo una girandola di infruttuosi cambi in panchina. Classe ’87, Caputo arrivò a Salerno con le stimmate del predestinato in prestito dal Bari fresco di promozione in A con Antonio Conte condottiero. Un acquisto che fece sognare i tifosi granata, sogni che ben presto si scontrarono con la dura realtà: l’iniziale serie di sconfitte consecutive lasciò immediatamente presagire una stagione di sofferenze ed umiliazioni. Caputo fu tra i più bersagliati dalla critica per le sue prestazioni non all’altezza: l’esultanza polemica verso la Curva Sud dopo un gol all’Arechi contro l’Empoli fu la goccia che fece definitivamente traboccare il vaso.

Caputo lasciò Salerno dopo soli dodici mesi e appena sette gol in 38 partite. Divorzio che portò con sé strascichi extrasportivi, con la tristemente famosa vicenda degli assegni smarriti denunciati dall’allora proprietà granata. Il ritorno al Bari tra tanti bassi e pochi alti prima di troncare il cordone ombelicale con la casa madre e trasferire armi e bagagli in Liguria alla Virtus Entella. A Chiavari la prima vera esplosione, tra Empoli e Sassuolo la definitiva consacrazione. A 33 anni suonati la piena maturazione e la soddisfazione dell’esordio con gol alla non più verdissima età di 33 anni. Dopo gli illustri predecessori Di Vaio e Gattuso, un altro ex granata trova la rete in azzurro. Chi lo avrebbe mai detto?

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