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Martedì Coni decide su reclamo Palermo: rosanero chiedono la B (e ricorrono pure su sentenza CAF del -20…)

La sezione del Collegio di Garanzia del Coni competente in tema di ammissione/iscrizione ai campionati professionistici, si riunirà martedì 23 luglio a Roma dalle 15:30 per discutere i ricorsi presentati da Palermo, Audace Cerignola e Bisceglie. I rosanero contestano l’esclusione dalla serie cadetta, le società pugliesi invece la mancata riammissione in Serie C.

Il collegio giudicante sarà composto dal Presidente della Sezione, Raffaele Squitieri, e dai componenti Giacomo Aiello, Franco Anelli, Ferruccio Auletta e Stefano Varone. Il Palermo, nello specifico, ha presentato il reclamo contro la FIGC e nei confronti della Lega Serie B e del Venezia “per la riforma e/o l’annullamento del C.U. n. 10/A del 12 Luglio 2019, comunicato in pari data e concernente la delibera del Consiglio Federale di non concessione alla medesima società U.S. Città di Palermo della Licenza Nazionale ai fini dell’ammissione al campionato professionistico di Serie B, s.s. 2019/2020, oltre che del parere negativo della CO.VI.SO.C. , reso nella riunione del 10 luglio 2019, della precedente comunicazione della CO.VI.SO.C. del 4 luglio 2019 e di ogni altro provvedimento a questi connessi, collegati o conseguenti”.

Ma non si tratta della sola vicenda che vede protagonista la società siciliana, ormai davvero a un passo dal fallimento, dopo la mancata ammissione al campionato 2019/20. I legali della nuova proprietà facente capo ad Arkus Network, infatti, hanno presentato al Collegio di Garanzia del Coni un’ulteriore ricorso nella giornata di ieri, contro la Procura Federale FIGC e nei confronti della vecchia proprietà rappresentata dal patron Maurizio Zamparini, da Anastasio Morosi (ex presidente del collegio dei sindaci del Palermo) e dall’ex presidente Giovanni Giammarva, nei confronti della Lega B, nonché delle società Benevento, Salernitana e Perugia che all’epoca dei fatti – tra fine maggio e inizio giugno – si costituirono come parti terze interessate nella vicenda dapprima della retrocessione diretta in C dei rosanero, poi del -20 in classifica. Il Palermo si batte per un ulteriore rivisitazione della sentenza della CAF, per la precisione “per la riforma e/o l’annullamento della decisione della Corte Federale d’Appello – Sezioni Unite della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), di cui al C.U. n. 122/CFA, depositata in data 18 giugno 2019, che, in parziale accoglimento del gravame presentato dal Palermo e in parziale riforma della decisione impugnata, ha rideterminato, ai sensi del combinato disposto dagli artt. 10, comma 3, e 16 CGS, la misura sanzionatoria a carico della società ricorrente in punti 20 di penalizzazione in classifica, da scontarsi nella s.s. 2018/2019, oltre all’ammenda di € 500.000,00, in luogo della sanzione della retrocessione all’ultimo posto in classifica per il Campionato di Serie B 18/19, irrogata dal Tribunale Federale Nazionale FIGC con decisione di cui al C.U. n. 63/TFN del 13 maggio u.s.. L’U.S. Palermo chiede al Collegio di Garanzia, in accoglimento de presente ricorso e previa riforma della decisione impugnata: in via preliminare: di fissare l’udienza di discussione del presente procedimento, disponendo l’abbreviazione dei termini, per motivi di urgenza; nel merito: di annullare e/o riformare la gravata decisione della CFA FIGC, ritenendo e dichiarando inammissibile il deferimento proposto dal Procuratore Federale per tutti i motivi esposti e, per conseguenza, di annullare ogni sanzione inflitta a suo carico; in subordine: di annullare e/o riformare la decisione della CFA dichiarandola comunque infondata, erronea e/o illegittima, in tutto o in parte, e per conseguenza di annullare ogni sanzione inflitta a proprio carico; ovvero, in ulteriore subordine: di riformulare la sanzione in termini meno afflittivi e più equi”.

Infine, il ricorso presentato dall’ex presidente palermitano Giovanni Giammarva – emanazione di Zamparini – contro la sanzione dell’inibizione di un anno a suo carico.

 

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