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Mediana, un nuovo innesto dipende da… Capezzi: se parte, può arrivare un under

L’eventuale arrivo di un ulteriore centrocampista, da qui al termine del mercato, può essere un’opportunità ma non rappresenta – al momento – una necessità. Se ciò accadrà, arriverà molto probabilmente un under e gli occhi si sposterebbero sull’atalantino Jacopo Da Riva, classe 2000. Al momento, però, la Salernitana non si muove.

Un reparto a sei

Il club di Iervolino ha le idee piuttosto chiare ed attualmente, al netto degli infortuni, ha in organico nel reparto Maggiore, Vilhena, Kastanos, Coulibaly, Bohinen e Capezzi, senza dimenticare anche gli adattabili Candreva e Radovanovic. Nella testa di Davide Nicola e Morgan De Sanctis c’è un pacchetto di centrocampo composto da sei persone da ruotare, all’occorrenza, magari pescando anche nella batteria dei difensori o degli esterni in caso di necessità. I sei elementi su citati sono quelli che potrebbero restare fino alla prossima finestra di mercato, ma c’è un… ma. Leonardo Capezzi è in scadenza di contratto e la società lo tratterrebbe volentieri come rincalzo, tuttavia senza assicurargli il rinnovo contrattuale: le parti si sarebbero già parlate in tal senso, dunque spetta ora al calciatore decidere se rimanere in granata, con una prospettiva di non giocare con continuità, oppure accettare la corte di diverse squadre di serie cadetta che potrebbero accoglierlo.

Dipende tutto da Leo

Peraltro, l’ex di Sampdoria e Crotone è più una mezzala, dunque il centrocampo granata attualmente non potrebbe formare coppie equilibratissime, perché come playmaker ci sarebbe (c’è) solo Bohinen, peraltro infortunato. I tentativi di adattare altri elementi (Lassana, Maggiore) o riadattare il 34enne  Radovanovic sono andati… così così. Il giovane Antonio Pio Iervolino, nipote del presidente, farà la spola tra prima squadra e Primavera e non ha l’esperienza necessaria per assurgere al ruolo di vice del norvegese. Ecco perché, dando per scontate le cessioni di Boultam e Cavion (che pure registi non sono), se dovesse uscire Capezzi la Salernitana si ritufferebbe anche sul mercato dei centrocampisti.

Sguardo alla Dea

Jacopo Da Riva era stato sondato dall’ippocampo a luglio. De Sanctis aveva chiesto informazioni all’Atalanta per fare una doppia operazione e portare in granata anche l’ucraino Victor Kovalenko, prima che quest’ultimo optasse per tornare allo Spezia, dove si era trovato bene nella scorsa stagione. Da quel momento, i dialoghi si erano interrotti anche per la necessità di dare priorità a rinforzare altri reparti. Ora il discorso potrebbe riaprirsi. Da Riva (25 presenze e 2 reti in B l’anno scorso con la Spal) non rientra nei piani di Gasperini; ha un contratto con l’Atalanta fino al 2024 e piace anche alla Cremonese, oltre che al Como in cadetteria. Naturalmente, la sua preferenza sarebbe restare in massima divisione, dove non ha mai fatto esperienza (solo una presenza fugace nel 2020 con l’Atalanta). Si tratterebbe del profilo ideale da affiancare a Bohinen, perché consapevole di dover crescere ed accettare – in partenza – il ruolo di riserva del norvegese. È un under e non intaccherebbe i posti limitati in lista over; l’operazione sarebbe fattibile in prestito. Al momento, però, la cosa è ferma: dipenderà dalla cessione di Capezzi, non tanto per questioni di lista per il motivo appena spiegato, quanto per motivi di affollamento nel reparto mediano nella rosa granata.

L’altro sondaggio

Il profilo di Salvatore Esposito (’00), compagno proprio di Da Riva l’anno scorso a Ferrara e di proprietà dei biancazzurri, resta gradito a De Sanctis ma c’è un però: la scadenza del contratto del ragazzo, recentemente convocato in Nazionale da Mancini e voglioso di tornare a misurarsi con la Serie A, è a giugno 2023, per cui la Spal vorrebbe cederlo a titolo definitivo. D’altro canto, il duttile Esposito (play ma anche mezzala) avrebbe l’ambizione di essere considerato non una riserva tout-court ed avrebbe poco spazio con il rientro di Bohinen e la folta concorrenza delle altre mezzali. Motivo per cui i sondaggi di luglio sarebbero rimasti tali. Mai mettere limiti, però, alla provvidenza e alle vie del mercato…

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