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Mezzaroma: “Ripartire mitigherebbe l’impatto negativo, società unanimi”

Dopo tanti dubbi e diatribe, in Serie B sembrano essere convinti tutti, bisogna provare a ripartire. Marco Mezzaroma, vice presidente della Lega B oltre che copatron della Salernitana, annuncia unione di intenti: “Noi nella penultima assemblea abbiamo avuto un segnale unanime da parte delle società per cercare di ripartire – spiega a Radio Punto Nuovo – È ovvio che nelle settimane, con l’evolversi degli eventi, ci sono state sensibilità diverse. Mi pare ci sia una presa di coscienza maggiore, a livello generale, che al di là dello sport stiamo parlando di un settore economico che fattura 1 miliardo all’anno e che dà lavoro a molte persone. Come in tutti gli altri settori economici, si prova a salvare il salvabile. L’impatto negativo in qualche modo può essere mitigato da una ripresa dell’attività, uno stop totale porterebbe ad uno scenario peggiore. Non sono io che parlo di fallimenti di società, la situazione economica è molto pesante. Come Lega abbiamo detto che vogliamo utilizzare tutto il tempo possibile per finire il campionato, anche Agosto se necessario. Se il tempo a disposizione dovesse essere inferiore, bisognerà ipotizzare qualche soluzione. Nello scenario peggiore vedo il totale stop dei campionati e bisognerà capire come procedere”.

Soluzioni è la parola chiave per il dirigente romano, ce ne vogliono diverse in più ambiti, primo fra tutti quello economico. “Un aiuto dalla Serie A sarebbe importante, ma lo sarebbe ancor più riceverlo dal Governo. Non vogliamo giocare a tutti i costi per un capriccio, dobbiamo cercare di salvare il salvabile, una situazione economica già pesante. Mi sarei aspettato un contributo perlomeno per quanto riguarda la sanificazione, ma mi rendo conto che ci sono comparti che sono in difficoltà maggiore. Cerchiamo di fare da soli, ma tutti i contributi sarebbero auspicabili e benvenuti. La Serie A, come madre di tutto il sistema professionistico, spero possa venirci incontro. Purtroppo è una situazione d’emergenza e bisogna fare i conti con ciò che abbiamo sul tavolo, la Serie A ha molte esigenze, come anche le competizioni europee, che noi non abbiamo. L’ipotesi di giocare ad Agosto porterebbe diversi inconvenevoli, ma cerchiamo di operare in una situazione straordinaria che non si può giudicare con parametri ordinari. I problemi saranno molteplici, ma è nostro dovere trovare quante più soluzioni possibili. Dobbiamo capire che tipo di protocollo uscirà, ci aspettavamo fosse già sul tavolo da qualche giorno, ma c’è ancora dialogo tra CTS e FIGC. L’impatto su una situazione economica già barcollante, ci sarà. Nel caso di ripresa delle competizioni, ci saranno degli oneri importanti, bisogna tener presente che da fine febbraio giochiamo senza pubblico e continueremo a farlo, è una grossa perdita per la nostra categoria. Ogni squadra avrà a che fare con perdita di valore delle rose, un mercato a ribasso, le aziende non sono propense ad investire in pubblicità, quindi l’impatto è molto pesante.

Un paio di soluzioni sono già state proposte, ma per il momento sono state bocciate: “Ho visto che la Federazione ha fatto due proposte di buon senso al Governo: sospendere il divieto di sponsorizzazione di betting e l’altra avere una quota del monte scommesse. Non c’è propensione a farlo e me ne dispiaccio, potrebbe essere un modo per aiutare un settore senza dare dei contributi diretti. Andare in tribunale? E’ un momento difficile nel quale dovremmo cercare di ragionare come sistema, non come singoli. Se venissero messe sul tavolo soluzioni che pensiamo siano poco giuste, non eque, allora faremo le nostre valutazioni. In questo momento la nostra attenzione è concentrata su altro“.

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